BARI - Non solo la chiusura alle auto. Ma anche nuovi interventi sulla rotazione dei parcheggi, introducendo dopo anni di attese e di annunci l’estensione totale delle strisce blu su tutto il Libertà.
isola pedonale La pedonalizzazione di via Manzoni – illustrata sabato scorso dal sindaco Vito Leccese e dalla giunta comunale – porterà tra i primi effetti a cascata l’ampliamento della zona a sosta regolamentata. La zona B, tra pass per i residenti e grattini orari per i non residenti, che attualmente per il Libertà fissa le sue colonne d’Ercole da via Quintino Sella sino a via Ravanas, escludendo tutta quella fascia urbana che va oltre, sino ad arrivare su via Brigata Bari e via Brigata Regina.
parcheggi Lo stop alla sosta in via Manzoni impone infatti una rivisitazione del sistema dei parcheggi: pedonalizzare la storica strada del commercio significa, conti alla mano, rinunciare ad almeno 150-180 posti auto. E che il Comune intende recuperare in diversi modi studiando il piano con Amtab (con l’azienda ci si siederà attorno a un tavolo dopo l’esito dell’ispezione dei commissari ministeriali).
Il primo passo sarà la rimodulazione della zona B, allargando le maglie per i residenti muniti di pass e riducendo invece i posti auto a pagamento per tutti, quelli alla tariffa di un euro l’ora. In questo modo verrebbero smaltite le auto che stazionano puntualmente in via Manzoni e dintorni, cercando di «garantire» più strisce blu per i residenti. «Queste due soluzioni si possono attivare nell’immediato, una volta avviato il cantiere. Rivedere la zona B e procedere con l’estensione nel resto del quartiere Libertà – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e alla Mobilità, Domenico Scaramuzzi -. A pedonalizzazione conclusa, contiamo di avere già dei parcheggi pronti che saranno fondamentali soprattutto per chi deciderà di arrivare in centro e al Libertà lasciando l’auto in aree di scambio».
aree ferroviarie Il riferimento dell’assessore è a due progetti per la sosta che insistono a ridosso di corso Italia: la sistemazione delle aree di Rfi e l’utilizzo da parte del Comune di un’area ferroviaria verso la dismissione, quella che insiste su via Cifarelli, il prolungamento di via Capruzzi. Un’arteria, oggi confinata da un lato dal Conservatorio e dall’altro dal muro ferroviario, pronta ad allagarsi per l’arretramento della linea ferroviaria. Uno spazio da ben 14mila metri quadri sui quali ricavare almeno 600-800 posti auto con un progetto di greening urbano, sul modello delle nuove aree di sosta che prevedono il verde e la pavimentazione drenante come ad esempio largo 2 Giugno e l’area inaugurata qualche mese fa in via Peucetia, a Japigia, di fronte al mercato di Santa Chiara.
bari centrale «L’area di via Cifarelli sarebbe poi collegata con un sistema di passerelle a scavalo del fascio di binari», spiega l’assessore Scaramuzzi. I fasci ferroviari di Bari Centrale saranno infatti interessati da diversi progetti: il Nodo Verde dell’archistar Fuksas con la piastra creata sulla stazione connettendo piazza Moro a via Capruzzi e il progetto delle Fal per la creazione di una nuova fermata al quartiere Libertà in corrispondenza di corso Italia, verso il Redentore, con un annesso sistema di scale e ascensori. In pratica due diversi modi per chi parcheggia l’auto su via Cifarelli o per i passeggeri che scendono dai treni di raggiungere via Manzoni e il resto del quartiere Libertà.
«Chiaramente con la pedonalizzazione della strada – sottolinea Scaramuzzi – andremo a rivedere anche il sistema della sosta a raso e a spina di pesce cercando di ricavare più posti auto possibili». Posti auto che diventano spesso un incubo per residenti e commercianti in una zona del Libertà fortemente congestionata dal traffico e nella quale diventa spesso difficile trovare parcheggio per la presenza infinita di cantieri tra impalcature e transennamenti per i lavori nella rete dei sottoservizi. Per questo da tempo chi vive e lavora su via Manzoni e nei dintorni chiede a gran voce l’attivazione di altre aree di sosta come ad esempio l’aperura h24 del parcheggio scoperto all’interno della vicina ex Manifattura Tabacchi.