Politica
Giunta comunale a Bari, il «caso» Laforgia fa slittare le nomine
Il sindaco alle prese con il manuale Cencelli. Bronzini, ipotesi Presidenza
BARI - Le ultime uscite di Michele Laforgia e dei suoi sostenitori, tra cui l’ex assessore regionale e parlamentare, il socialista Alberto Tedesco, non gli sono affatto piaciute. Ai suoi si dice «fortemente rammaricato e dispiaciuto». «Il loro comunicato - spiega - cambiano un po’ lo schema sui cui stavo lavorando. Quindi ho bisogno ancora di tempo».
Se ne prenderà altro di tempo il neo sindaco Vito Leccese per varare la sua vera prima giunta politica. Ieri doveva essere il giorno del debutto della squadra di assessori una volta ottenuto il manifesto chiaro e plastico della proclamazione dei 36 nuovi consiglieri comunali. Ma il nervosismo che in queste ultime ore ha raffreddato i rapporti con gli alleati Laforgia e La Giusta Causa (in primis l’attacco sull’ordinanza anti-degrado, a seguire la non condivisione del metodo nella scelta degli assessori) ha provocato lo slittamento.
Non si sa se la notte appena trascorsa avrà portato consiglio al neo sindaco alle prese con il tradizionale Manuale Cencelli per dare ai partiti, che lo hanno sostenuto nella corsa a Palazzo di Città, il giusto e singolo peso politico nella scelta dei componenti della nuova squadra di governo.
«Vito aveva ragione nel voler attendere la proclamazione del Consiglio. I due seggi scattati al M5S hanno un po’ cambiato le cose» ripete un attento osservatore delle cronache di palazzo.
E per questo i pentastellati per la prima volta siederanno a Bari nelle stanze comunali dei bottoni con l’assessorato quasi certo al primo dei grillini eletti, Antonello Delle Fontane. Per lui...