I dati

Università, la classifica Censis 2024 dei migliori atenei: Bari al 16° posto, ma il Poliba è 3°

Ben posizionata anche l'università del Salento. Al top invece c'è l'università di Padova

BARI - Quali sono le migliori Università in Italia? A stabilirlo è una nuova classifica dell'istituto di ricerca socio-economica Censis, che dopo aver analizzato lo stato degli atenei italiani e il numero delle immatricolazioni, ha stilato una lista degli istituti più virtuosi.

"Dopo l’aumento delle immatricolazioni registrata lo scorso anno (+3,3%), i dati provvisori riferiti all’anno accademico 2023-2024, rilevati ad aprile 2024, segnalano un sostanziale assestamento (-0,2%), equivalente in valore assoluto a 579 neoiscritti in meno". E' quanto emerge dalla nuova Classifica Censis delle Università italiane edizione 2024/2025.
"A livello territoriale la situazione è eterogenea: registrano un aumento degli iscritti gli atenei del Sud e isole (+4,2%) e del Nord-Est (+1,2%), mentre si evidenzia una diminuzione negli atenei del Centro (-3,6%) e del Nord-Ovest (-2,5%). Considerando le aree disciplinari è l’area sanitaria e agro-veterinaria ad avere il maggior numero di nuovi iscritti (+7,0%), trainata dai corsi di laurea in ambito medico-sanitario e farmaceutico (+10,1%) e da quelli di scienze motorie e sportive (+5,5%) - emerge dalla nuova classifica - Contraddistinta da segno positivo anche l’area artistica, letteraria e educazione (+0,5%), con un aumento delle iscrizioni ai corsi di educazione e formazione (+5,9%). Una contrazione contraddistingue invece in maniera analoga l’area economica, giuridica e sociale e l’area delle discipline Stem, con in entrambi i casi una riduzione del 2,2%".

ECCO LA CLASSIFICA DEGLI ATENEI E DEI POLITECNICI 

Il Censis ha stilato poi una classifica degli atenei migliori, dividendoli in base alla loro grandezza. Per quanto riguarda i mega atenei statali (con oltre 40.000 iscritti), le prime tre posizioni sono occupate anche quest’anno dall’Università di Padova, prima con un punteggio complessivo di 89,5, seguita dall’Università di Bologna e dalla Sapienza di Roma, con i punteggi di 87,5 e 84,3. Sale al quarto posto l’Università di Palermo (83,8), che guadagna rispetto allo scorso anno 3 posizioni, seguita dall’Università Statale di Milano (83,2): stabile al quinto posto, supera l’Università di Pisa (82,8) retrocessa in sesta posizione. Settima nella graduatoria dei mega atenei è l’Università di Torino che, con il punteggio complessivo di 82,7, scala una posizione. Chiudono la classifica l’Università di Firenze (82,3) e quella di Napoli Federico II (73,5), rispettivamente in penultima e ultima posizione.

Tra l’undicesimo e il quattordicesimo posto troviamo: l’Università di Verona (82,0), l’Università di Messina (80,7, che ha guadagnato 4 posizioni), l’Università di Ferrara (80,3) e l’Università di Roma Tre (80,0). Si classificano come quindicesima e sedicesima l’Università della Campania (79,2) e l’Università di Bari (77,0) che è una new entry tra i grandi atenei in quanto fino allo scorso anno apparteneva al gruppo dei mega atenei statali. Chiudono la classifica, in penultima ed ultima posizione l’Università di Chieti e Pescara (76,8) e l’Università di Catania (76,7). Quanto ai medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), apre anche quest’anno la classifica l’Università di Trento che con il punteggio di 94,5 mantiene la prima posizione, seguita come lo scorso anno dall’Università di Udine (93,2). Il terzo posto del podio è occupato dall’Università di Sassari (91,7), che guadagna una posizione, al pari dell’Università Politecnica delle Marche (91,0), che approda al quarto posto e precede l’Università di Siena (90,5), quinta tra i medi atenei statali. Il sesto posto è, invece, occupato da una new entry, l’Università Ca’ Foscari Venezia (88,8), fino allo scorso anno nel gruppo dei grandi atenei statali. Essendo arretrate entrambe di una posizione, l’Università di Trieste (88,7) e quella di Brescia (87,8) si attestano al settimo e ottavo posto.
In nona posizione si colloca l’Università di Urbino (84,8), che ne guadagna tre, inseguita dall’Università del Salento (84,7), decima in graduatoria. Chiudono la classifica l’Università di Bergamo (83,8), undicesima, seguita, dall’Università del Piemonte Orientale e dall’Università di Napoli Parthenope, che occupano ex aequo la dodicesima posizione con un punteggio totale di 83,5. Tredicesimo e quattordicesimo posto rispettivamente per l’Università dell’Insubria (83,2) e dell’Aquila (81,8), entrambe in ascesa. Si posizionano, infine, in penultima e ultima posizione l’Università di Foggia (81,3) e l’Università Magna Graecia di Catanzaro (80,0). Infine relativamente ai piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti), è stabile al primo posto l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 98,8, seguita dall’Università della Tuscia, che con 88,5 mantiene la seconda posizione. Salde in terza e quarta posizione l’Università di Macerata (86,7) e l’Università di Cassino (86,0). Quinta l’Università Mediterranea di Reggio Calabria (83,3), che ha sorpassato l’Università del Sannio, quest’anno in sesta posizione (82,7). Al settimo posto si conferma l’Università di Teramo (80,8), seguita dall’Università del Molise (80,7). Penultima e ultima posizione sono, infine, occupate dall’Università della Basilicata (80,2) e dall’Università di Napoli L’Orientale (79,7), che fino allo scorso anno si trovava nel gruppo dei medi atenei statali.

In vetta ai politecnici italiani si colloca anche quest’anno il Politecnico di Milano (con il punteggio di 98,7 punti), seguito dal Politecnico di Torino (92,0). Terzo in graduatoria il Politecnico di Bari (87,8). Chiude la classifica lo Iuav di Venezia con 87,7 punti. E' quanto emerge dalla classifica Censis delle università italiane in base a strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio, livello di internazionalizzazione, comunicazione e occupabilità.

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