L'inchiesta
Bari, Lerario a cena con gli imprenditori in cambio di appalti: «Ho pagato tutto io, ci tornerà indietro»
Le serate tra Savelletri e Altamura con il dirigente arrestato: «La gente farebbe carte false per stare qui»
BARI - Due degli imprenditori per i quali la Procura ha chiesto l’arresto nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati dell’emergenza covid organizzavano cene per ospitare l’ormai ex dirigente della Protezione civile, Mario Lerario. In queste serate conviviali, dice l’accusa, si è ritrovata buona parte del gruppetto di indagati cui sono contestati a vario titolo i reati di turbativa, falso e (in due casi) anche corruzione. E certamente quelle cene non nascevano per una iniziativa disinteressata.
La Finanza ha seguito per mesi gli uomini che, in base alle accuse, avrebbero truccato appalti dell’emergenza per 100 milioni ottenendone una fetta per loro. E ne ha microfonato anche le auto, come emerso all’antivigilia di Natale 2021 quando Lerario fu arrestato in flagrante dopo aver preso una mazzetta da 20mila euro. «Ah, tu hai pagato?», è la domanda che pone la compagna di Sigismondo Zema, uno dei tre imprenditori baresi sui quali la Procura insiste per l’arresto, dopo una di quelle cene. Si è svolta il 17 agosto 2021, in un ristorante di Savelletri. «E certo, e chi doveva pagare?», risponde il 57enne barese, accusato di concorso in turbativa d’asta per l’appalto della sala mensa del Consiglio regionale che - sempre secondo l’accusa - Lerario avrebbe apparecchiato solo per lui.
«Quanto ci è costata questa vacanza, amore? non lo so... Ritorna tutto indietro?», chiede la donna. «Secondo te?», ribatte Zema. Che poi spiega il concetto dal suo punto di vista. «Guarda che... non andare a cena, ma poter avere un minimo dialogo con questi due... la gente fa le carte false!». Chi sono «questi due?». Oltre a Lerario, a Zema, all’altro imprenditore Domenico Tancredi (pure lui destinatario della richiesta d’arresto), alla cena c’era pure «Aldo». «Aldo è il capo Dipartimento di tutta la Regione Puglia - spiega Zema -. Aldo gestisce tutto il turismo, lo spettacolo e lo sport». E la donna: «A noi ci interessa il turismo... Pure lo sport, non si sa mai...». «Quello mi deve dare i contributi del Bed & Breakfast», ribatte Zema alla compagna».
Tre mesi dopo gli investigatori documenteranno anche un’altra cena, quella offerta a ottobre per il compleanno di Lerario. Anche stavolta ci sono Tancredi e Zema, che si occupano di organizzare la serata in un ristorante di Altamura. I due, scrive la Procura...