Il fatto

La Procura di Bari fa appello per il crac delle Sud-Est: «I fornitori responsabili insieme a Fiorillo»

Massimiliano Scagliarini

La sentenza del 1° marzo ha disposto cinque condanne e sette assoluzioni. Anche l’ex n. 1 ha fatto ricorso contro i 10 anni: «La società non poteva fallire»

BARI - La violazione delle norme in materia di appalti pubblici è di per sé sufficiente a provare il concorso nella bancarotta da 220 milioni di Ferrovie Sud-Est, del quale - oltre che gli amministratori - devono rispondere anche i beneficiari degli appalti milionari. È basandosi su questo principio che la Procura di Bari ha impugnato la sentenza con cui, il 1° marzo, il Tribunale (presidente Rosa Calia Di Pinto) ha condannato a 10 anni l’ex amministratore unico Luigi Fiorillo, a 4 anni l’avvocato romano Angelo Schiano, a 4 anni e 6 mesi l’imprenditore romano Ferdinando Bitonte, a quattro anni e due anni (pena sospesa) rispettivamente gli ex dirigenti Francesco Paolo Angiulli e Nicola Di Cosola assolvendo altre sette persone dalle rispettive imputazioni anche in concorso con Fiorillo e Schiano...

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Privacy Policy Cookie Policy