Sabato 06 Settembre 2025 | 16:03

Casamassima, ordinò il pestaggio dell’ex marito: donna e 5 nipoti condannati per lesioni

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Casamassima, ordinò il pestaggio dell’ex marito: donna e 5 nipoti condannati per lesioni

Quattro anni di reclusione inflitti dal gup. La vittima è a sua volta indagata per aver aggredito la ex moglie un mese prima

Mercoledì 10 Luglio 2024, 09:00

BARI - Reato riqualificato da tentato omicidio in lesioni e condanna per tutti gli imputati a 4 anni di reclusione, rispetto alle richieste della Procura che andavano dai 10 ai 14 anni.

Si chiude così in primo grado, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, il caso di una donna e dei suoi cinque nipoti accusati del violento pestaggio all’ex marito di lei, il 43enne di Casamassima Giovanni Evangelista.

Per Lucrezia Pala e i tre nipoti Vito Pala, 18 anni, Rocco e Vitoronzo Pastore di 45 e 22 anni, la Procura aveva chiesto 10 anni. Per gli altri due nipoti, il 20enne Vincenzo Pastore e Francesco Roberto di 24 anni, il pm aveva chiesto rispettivamente 12 e 14 anni di reclusione. Un litigio, quello all’origine del pestaggio, nato sui social dai commenti - ritenuti offensivi - scritti dalla donna sotto post e stories pubblicati su Tik Tok e Instagram dall’ex coniuge, andato via di casa due anni prima.

La vicenda risale al tardo pomeriggio dell’11 novembre 2023. La donna, alla guida della sua Panda, in auto con la madre incrocia casualmente l’ex marito, al volante della sua Audi A3 con accanto la nuova compagna. L’uomo scende e si avvicina all’utilitaria dell’ex consorte che invece rimane seduta all’interno della vettura. Stando a quanto lui stesso racconta agli investigatori, si lamenta con la moglie per le sue provocazioni ai filmati condivisi sui social. Una parola tira l’altra e alla fine i due litiganti si prendono a schiaffi (l’uomo, vittima in questo processo, è a sua volta indagato per aver aggredito la ex moglie). Lei - si legge negli atti - si allontana minacciando vendetta. «Ora ti faccio vedere io, ti mando tutti i miei nipoti» avrebbe detto. E infatti sarebbe tornata a casa informando dell’accaduto i nipoti che senza esitare scendono di casa, salgono su due auto e partono sgommando. La caccia all’uomo finisce verso le 21 quando i nipoti della donna, sulle due auto, dopo essersi appostati sotto casa dell’ex zio, lo raggiungono in piazza Moro. Lo circondano e lo pestano a sangue, utilizzando anche una cazzottiera, un coltello e una mazza da baseball. Alla fine viene soccorso dalla compagna (colpita anche lei con un pugno) e trasportato in codice rosso al Policlinico. Sull’avambraccio sinistro ha un taglio profondo almeno 10 centimetri, altri tagli e ferite sul capo, fratture di costole, contusioni polmonari, rottura della milza associata a versamenti di sangue.

I suoi aggressori sono stati condannati, ma a lui adesso toccherà difendersi in un altro processo dalle accuse di maltrattamenti e lesioni ai danni della ex, risalenti a ottobre 2023. Nell’imputazione a suo carico la Procura gli contesta di aver picchiato e minacciato di morte la donna, colpendola con calci e pugni e tirandole i capelli, causandole un trauma cranico, una contusione ad un braccio e una ferita ad un orecchio.

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