La tragedia

Femminicidio a Treviso, Vincenza Saracino uccisa a coltellate era pugliese: Molfetta è sotto choc

Matteo Diamante

Vincenza uccisa a Treviso era emigrata al Nord dopo il liceo

MOLFETTA - Vincenza Saracino era nata a Molfetta 50 anni fa. Non molti si ricordano di lei ma la sua morte ha comunque scioccato la città. Aveva fatto le valigie ed era partita per il Nord, per studiare. Aveva conosciuto l’uomo che oggi è suo marito e si erano stabiliti nella provincia di Treviso.

Gestivano un sexy shop. Martedì scorso, improvvisamente, di lei si sono perse le tracce. Sono partite le ricerche. Qualcuno ha pensato che potesse aver fatto ritorno a Molfetta. È stata ritrovata con la gola squarciata in un vecchio casolare a Preganziol, grazioso paesino vicino Treviso. Tutti sembra indicare come causa della morte l’omicidio, reato per il quale ora sono in corso le indagini.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, martedì pomeriggio era uscita dal suo negozio per fare ritorno a casa. L’hanno vista salire sulla sua bicicletta elettrica e allontanarsi, poi più nulla. E’ stato proprio il marito a lanciare l’allarme dopo non averla trovata a casa e atteso inutilmente il suo ritorno. Ha raccontato agli investigatori di aver salutato Vincenza intorno alle 17.

A ritrovare il suo corpo senza vita sono stati i vigili del fuoco. A spingere i vigili a perquisire il casolare, peraltro non lontano dall’abitazione, è stata proprio la bici elettrica, ritrovata nei prati intorno al vecchio edificio.
Per il momento si fanno soli ipotesi. Vincenza potrebbe essere stata aggredita in strada e poi trascinata nel casolare.
Tra le piste battute dai carabinieri anche un tentativo di rapina finita male visto che Vincenza Saracino al momento del ritrovamento non aveva più indosso gli effetti personali nè questi sono stati ritrovati sulla scena dell’omicidio o nei pressi del caseggiato.

I carabinieri hanno acquisito le registrazioni delle telecamere di un supermercato che si trova sulla strada che Vincenza percorreva ogni giorno per tornare a casa dal negozio. Nelle immagini si vede lei in bicicletta che pedala tranquilla intorno alle 17.30. L’ora della morte sarebbe stata fissata poco dopo quell’ora.
Gli inquirenti hanno acquisito i tabulati telefonici dello smartphone della vittima. C’è sconcerto nel paese che l’aveva adottata ma anche a Molfetta, città di origina di Vincenza Saracino, dove la donna è cresciuta e ha studiato per poi trasferirsi al nord per motivi lavorativi e poi familiari.
«Era tantissimo che non sentivo Vincenza – riferisce un suo amico di scuola – una donna da sempre discreta e tranquilla. Di lei avevo perso praticamente le tracce perché a Molfetta, come mi confermano alcuni amici comuni, mancava da moltissimi anni. Apprendere una notizia di questo genere mi lascia scioccato. Un po’ come tutti mi auguro che venga individuato e assicurato alla giustizia l’autore di questo gesto così efferato e crudele».

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