La polemica

Bari, Leccese attacca: «Scioglimento del Comune? Manganello passato da Gasparri a Laforgia»

La replica di Laforgia: «Prendo atto che ricordare che a Bari abbiamo ancora la commissione ispettiva, invocare un patto per la legalità e auspicare il rinnovamento del consiglio comunale equivale a una minaccia»

BARI - «Quello dello scioglimento è lo spettro che il centrodestra ha agitato per tutta la campagna elettorale come un manganello. Ora vedo che il manganello dalle mani di Gasparri è passato a quelle di Laforgia. Devo dire che dispiace vedere una persona con la sua cultura politica che, dopo aver partecipato alla manifestazione di piazza in sostegno di Antonio Decaro contro il blitz della commissione, ora si abbassa a ripetere le minacce della destra. Ma ce ne faremo una ragione e continueremo ad andare avanti col sorriso». Così il candidato sindaco di una parte del centrosinistra, Vito Leccese (Pd, Verdi e altri) ha commentato le parole di Michele Laforgia (candidato con M5s, Sinistra Italiana e altri) riguardo al lavoro della commissione ispettiva e al rischio di scioglimento del Comune di Bari per infiltrazioni mafiose.

«Prendo atto che per Vito Leccese ricordare che a Bari abbiamo ancora la commissione ispettiva, invocare un patto per la legalità e auspicare il rinnovamento del consiglio comunale equivale a una minaccia. Dubito, tuttavia, che agitare nei miei confronti lo spettro della destra, del manganello e del senatore Gasparri gli farà guadagnare un solo voto. Di certo non gli fa fare bella figura e, soprattutto, non impressiona neanche il mio gatto», questa la replica di Laforgia.

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