Politica

Bari, addio allo slogan «Vota uno come te»: dopo 25 anni Finocchio fermo ai box

Michele De Feudis

«Con la mia famiglia ho deciso che non sarò candidato in prima linea…»

BARI - Dopo 25 anni le comunali di Bari registreranno l’inedita assenza di uno storico recordman delle preferenze, Pasquale Finocchio, celebre per il santino elettorale più ricercato, quello con il popolare claim «Vota uno come te». Sessantasette anni, storico sostenitore di Raffaele Fitto, «fin dai tempi del Cdl», la lista dei postdemocristiani che a fine anni novanta si schierò con il centrodestra tatarelliano, Finocchio, dopo qualche turbolenza giudiziaria, questa volta rimarrà ai box: «Con la mia famiglia ho deciso che non sarò candidato in prima linea…».

Dal 1999, sotto le insegne post democristiane del Centro democratico per la Libertà, Finocchio raccolse quasi 2000 preferenze, una soglia che ha confermato nel 2004 con le insegne di Forza Italia, nel 2009 con quelle del Popolo della Libertà, nel 2014 con Fi e nel 2019 con Fratelli d’Italia. Ora è anche in pensione (lavorava ad Adp).

Che farà Finocchio l’8 e 9 giugno prossimo? «Non starò certo a casa - spiega alla Gazzetta -. Farò sempre campagna elettorale per il centrodestra, per Fabio Romito sindaco e per un candidato che supporterò». C’è dunque l’erede dei suoi consensi? «In Fratelli d’Italia sosterrò il vigile urbano Matteo Abrescia. Posso fare una previsione?». Prego. «Sarà la sorpresa della lista». Fuori dai giochi diretti, dispensa consigli: «I voti non si prendono ricordandosi degli elettori ogni tornata amministrativa. Bisogna avere un rapporto quotidiano con i cittadini, interessarsi delle difficoltà dei quartieri. Molti sono amareggiati per il mio passo indietro, ma resto al servizio della città». E ai candidati in pista ricorda una delle massime: «Non bisogna fare promesse irrealizzabili». A cosa si riferisce? «Vito Leccese immagina sempre più trasporti pubblici gratuiti. Con l’Amtab già piena di guai con il commissariamento, non si può scherzare sui bilanci, sempre più in rosso?».

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