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Corato, al via la sagra della carne di cavallo: ma scoppia la bufera animalista

 
Salvatore Vernice

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Salvatore Vernice

Corato, al via la sagra della carne di cavallo: ma scoppia la bufera animalista

Oggi e domani la manifestazione promossa dal Comune insieme al Gal e a Slow Murgia. Si tratta di «tradizione culinaria» e l’opposizione attacca sulla gestione dei fondi

Sabato 11 Maggio 2024, 07:49

CORATO - Ha preso inizio ieri, ma vedrà il suo culmine oggi e domani, la PrimaVera Fest promossa dal Comune di Corato insieme al Gal “Le Città Di Castel Del Monte” e Slow Murgia. Tra gli eventi in programma, quello sicuramente più atteso quanto discusso, è quello che si terrà oggi e domani: la “Sagra della Carne di Cavallo”, un momento culinario che si inserisce nella tradizione secolare di Corato, promettendo di offrire ai visitatori una vasta gamma di piatti a base di carne equina.

La Confcommercio di Corato ha collaborato attivamente nell’organizzazione, proponendo un percorso enogastronomico al costo di 7 euro, che include degustazioni di varie preparazioni culinarie accompagnate da vino, cocktail e gelato. «La Sagra della Carne di Cavallo - spiega Luigi Menduni referente Confcommercio - è il risultato tangibile della collaborazione e della sinergia tra le imprese food e beverage di Corato, promosso con determinazione da Confcommercio. In un momento in cui l’unione è più importante che mai, abbiamo fatto rete con le attività locali, dimostrando che insieme siamo più forti. Come associazione di categoria, abbiamo fornito un supporto massiccio alle imprese nell’organizzazione dell’intero evento, in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, l’ufficio S.U.A.P. e il G.A.L.».

Nonostante le intenzioni celebrative, la Sagra della Carne di Cavallo ha suscitato diverse polemiche e malumori sia su basi politiche che etiche. Carmine Patruno, membro del direttivo di Direzione Corato, ha espresso preoccupazioni riguardo a possibili conflitti di interesse e mancanza di trasparenza nella gestione dei fondi e nell’organizzazione degli eventi. «Bisogna tenere presente che questa manifestazione, avrà con una sorta di biglietto d’ingresso per partecipare alle degustazioni, pari a 7 euro, oltre ai 57 mila euro che il nostro Comune ha stanziato a favore del G.A.L.. Infatti questa è una società pubblica partecipata dai comuni di Andria e Corato, che si occupa normalmente, e bene, di altre iniziative, tra cui la gestione dei fondi PSR/FEASR, non si occupa, per quel che si legge nel sito, di gestire direttamente fiere e sagre».

In aggiunta alle contestazioni politiche, la scelta di celebrare un alimento come la carne di cavallo ha attratto l’attenzione e le critiche degli attivisti per i diritti degli animali. Sonny Richichi, presidente della Italian Horse Protection Onlus, ha manifestato la sua forte opposizione all’evento, sostenendo che la maggior parte degli italiani vede i cavalli come animali d’affezione, non come fonte di cibo. La sua associazione continua a lottare per l’esclusione dei cavalli dalla catena alimentare, citando non solo ragioni etiche ma anche preoccupazioni per la salute pubblica.

Il PrimaVera Fest, nonostante le sue intenzioni di celebrare la cultura e le tradizioni locali di Corato, si trova ora al centro di un dibattito che tocca temi sensibili come la trasparenza amministrativa, la gestione delle risorse pubbliche e il rispetto dei diritti degli animali. Nel frattempo, la festa continua, cercando di bilanciare la celebrazione della tradizione con le responsabilità etiche e amministrative che essa comporta.

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