L'interrogatorio
La faida Strisciuglio-Palermiti raccontata dal nuovo «pentito»: nel 2021 il clan San Paolo in guerra con i rivali di Japigia
Il linguaggio in codice: «Quando uno dice “riguardati” vuol dire che ti deve fare male e ti deve ammazzare». «Non faceva per me quella vita, non sono quel tipo di ragazzo cattivo»
BARI - Nell’estate 2021 a Bari sarebbe stata in corso una guerra tra gli Strisciuglio del San Paolo e il clan Palermiti di Bari Vecchia e Japigia. O almeno è quello che racconta il nuovo collaboratore di giustizia del clan Strisciuglio, il 35ennne Domenico De Palo, soprannominato «Trentotto».
In un lungo interrogatorio dinanzi ai pm della Dda di Bari, il 23 febbraio scorso, il «pentito» ha raccontato quello che sa dei rapporti tra i gruppi criminali della città e in particolare il contesto di mala che ha preceduto l’omicidio di Ivan Lopez, il 31enne ucciso sul lungomare di San Girolamo il 29 settembre del 2021. Il verbale, in parte omissato perché evidentemente De Palo ha riferito anche dettagli su indagini ancora in corso, è finito tra gli atti del processo sul delitto Lopez. Dell’agguato il «pentito» dice di non sapere nulla, anche perché era stato arrestato qualche giorno prima e al momento dell’omicidio era in carcere, detenuto per un’arma nella stessa cella con il fratello della vittima, Francesco Lopez, anche lui poi «pentito».
È stato però in grado di ricostruire i mesi e le settimane precedenti, le estorsioni fatte e le minacce, i contatti con i capi clan detenuti e con i sodali delle gang rivali.
Il «PENTIMENTO» - Il racconto parte, come di consueto, dalla sua storia criminale..
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