BARI - Sud al Centro si ritira dalle competizioni elettorali, e "non sosterrà alcun candidato". Dopo l'arresto di Sandro Cataldo e l'indagine sulla moglie, Anita Maurodinoia, che si è dimessa dalla giunta regionale, il movimento fa un passo indietro. Lo fa con un comunicato del suo presidente, Gianlucio Smaldone, che è anche uno degli avvocati di Cataldo: "il movimento politico "Sud al Centro" non presenterà la lista né al Comune di Bari, né in alcun altro Comune chiamato al voto, né in qualsivoglia altra competizione elettorale e non sosterrà alcun candidato in alcuna competizione elettorale".
Sud al Centro è oggi una delle liste civiche che sostiene molte amministrazioni di centrosinistra (a partire da quella di Bari). Secondo la Procura di Bari alcuni suoi candidati e Cataldo sarebbero responsabili di corruzione elettorale per le elezioni di Triggiano (ottobre 2019) e Grumo Appula (2020), con l'acquisto di voti a 50 euro e - in alcuni casi - la richiesta agli elettori di votare in accoppiata anche "lady preferenze" Anita Maurodinoia, che alle Comunali di Bari riportò 6.600 voti e alle Regionali 2020 (nelle liste del Pd) arrivò a superarne 22.000.
Cataldo si trova agli arresti domiciliari. Lunedì 22 davanti al Tribunale del Riesame di Bari verrà discusso il suo ricorso contro il "no" del gip Paola De Santis alla revoca della custodia cautelare.