BARI - Inizia la settimana che definirà il quadro delle prossime elezioni comunali di Bari: da domani ci sarà lo sprint del centrosinistra verso le primarie di domenica tra Vito Leccese (candidato del Pd e delle civiche) e Michele Laforgia (sostenuto da 5S, sinistra e associazioni); e sempre nelle prossime ore inizierà il countdown del centrodestra per l’individuazione dell’aspirante primo cittadino.
Il clima generale resta elettrizzato: ci sono gli ispettori del ministero dell’Interno, alle prese con la verifica degli atti amministrativi per completare il lavoro della Commissione d’accesso nominata da Matteo Piantedosi dopo l’inchiesta della Dda con gli arresti di Giacomo Olivieri e della consigliera della maggioranza progressista Mari Lorusso. E in questo contesto si registrano le dichiarazioni polemiche del capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ancora una volta critico con il sindaco Antonio Decaro: «Il candidato del centrosinistra in Basilicata sceglie come suo testimonial, parlando di principi ispiratori, Decaro, sindaco di Bari: città la cui amministrazione è al vaglio del Ministero dell’Interno per scioglimento a causa di infiltrazioni malavitose. Decaro è anche finito sotto polemica per i presunti incontri con parenti di boss locali rivelati dal presidente della regione Puglia, Emiliano».
«Insomma - conclude l’ex ministro - con tempismo perfetto il centrosinistra lucano si aggrappa disperatamente al centrosinistra pugliese che sta affondando. Comunque hanno ragione loro: in effetti siamo diversi. I nostri principi ispiratori sono la legalità e la trasparenza».
A difesa del presidente nazionale Anci si schiera...