BARI - L’ok è arrivato ieri e segna un notevole passo in avanti, nel lungo e non sempre facile percorso che sta portando il centrosinistra alle primarie del 7 aprile. Al gruppo che sostiene Vito Leccese, guidato dal Pd, Michele Laforgia, l’altro contendente alla carica di candidato unico della coalizione, ha dato l’incarico di fissare le regole per i gazebo (con il placet del M5S che lo sostiene) e ormai, almeno dal punto di vista organizzativo, la questione sembra risolta.
In via Melo (sede del comitato di Laforgia), dunque, sono state accolti i preventivi e l’individuazione delle sedi dove aprire i seggi elettorali (due al Municipio 1 e una per gli altri quattro) ovvero gli alberghi Majesty e Oriente (Municipio 1), l’hotel Rondò (Municipio 2), l’ex hotel Settemari (Municipio 3), un palazzetto dello sport (Municipio 4) e l’hotel La Baia (Municipio 5): urne aperte dalle 8 alle 22.
Adesso c’è un’altra parte difficile da affrontare ovvero la nomina del Comitato dei garanti, che sarà composto da un rappresentante per ciascuno dei due gruppi, più un terzo, ovviamente neutrale, la nomina dei componenti del Comitato organizzativo (che avrà materialmente il compito di predisporre tutto il necessario per la celebrazione delle primarie) che dovrebbe essere composto da otto membri ovvero quattro per gruppo e la nomina dei presidenti dei sei seggi (tre per parte) e due scrutatori (uno per parte) per ciascun seggio: l’individuazione definitiva dei nomi passerà certamente dalle indicazioni di Laforgia e di Leccese.
Per assicurarsi che tutto si svolga nella massima trasparenza, poi, saranno necessari la consulenza di uno studio per la tutela dei dati ovvero per la gestione della privacy dei votanti e l’allestimento di una piattaforma per lo scrutinio con le indicazioni per il funzionamento.
Intanto, la campagna elettorale interna sta entrando nel vivo, con eventi e incontri. I due amici-avversari si incontreranno domani, alle 10.30, nella manifestazione «Giù le mani da Bari», in piazza del Ferrarese, ma, per il resto, si procede in parallelo, ciascuno con un proprio programma di iniziative.
Ieri, Laforgia ha partecipato all’incontro «La salute mentale giovanile è una priorità per la politica? Parliamone», organizzato al comitato da La Giusta causa, l’associazione che ha lanciato la candidatura del penalista. «Il disagio psichico giovanile – ha spiegato - non è un tema, è il tema. Non è solo una questione di assistenza psicologica e psichiatrica. È una grande questione politica: dobbiamo restituire ai giovani speranza, fiducia e voglia di impegnarsi per il futuro». Domenica, alle 10.30, invece, al Palalaforgia, è in programma l’evento «Bari per tutte. Bari per tutti», con il quale il penalista aprirà ufficialmente le ultime due settimane di campagna elettorale. «Saremo insieme domenica al quartiere San Paolo – è l’appello social che si legge sulla pagina Facebook - per condividere le nostre idee per Bari. Bari non si ferma».
Anche nel comitato di Leccese si parla del programma e del futuro della città: il capo di gabinetto uscente del Comune ha puntato su cinque grandi temi – definiti «germogli» - in vista del voto del 7 aprile. Ieri è stata la volta del focus sul clima, con un’assemblea aperta, a margine della quale l’ex parlamentare ha dichiarato che «per trasformare Bari in una città più sostenibile nei prossimi anni, bisogna partire dalla consapevolezza che l’adattamento al cambiamento climatico, sotto il profilo urbanistico, dev’essere una priorità». Per Leccese «questo significa investire sulle infrastrutture verdi, sulla forestazione urbana, sulla valorizzazione delle lame e dei corridoi ecologici, sulla deimpermeabilizzazione degli spazi pubblici e sulla produzione energetica da fonti rinnovabili. Il modello sperimentato con Renzo Piano al San Paolo, che trasforma una grande isola di calore in un’area verde, polifunzionale e aperta alla cittadinanza – ha concluso – è un prototipo da replicare in tutta la città. Mi piacerebbe sottoscrivere un grande Patto per il clima, che coinvolga le scuole, le università, le imprese e i cittadini in questo impegno collettivo».
L'APPELLO DI LECCESE
«Ho sottoscritto con convinzione l'appello di Avviso pubblico e Libera ai candidati e alle candidate alle elezioni amministrative ed europee perché è assolutamente necessario tracciare una linea di demarcazione netta che impegni gli amministratori pubblici a ripudiare ogni forma di condizionamento criminale. Un impegno che, per essere realmente efficace, dovrà essere condiviso da tutti gli esponenti della coalizione di centrosinistra che sostengono la mia candidatura». Lo dichiara Vito Leccese, uno dei due candidati del centrosinistra alle Comunali di Bari sostenuto da Pd, Verdi, Azione e altri movimenti. «Per questo - aggiunge - la sottoscrizione dell’appello di Libera e Avviso pubblico sarà condizione necessaria per essere candidati nelle liste a mio sostegno. Al contempo mi impegnerò a elaborare un codice di etico per la trasparenza a contrasto dei fenomeni di trasformismo che da sempre coprono convenienze e interessi particolari, il vero male della democrazia».