Sabato 06 Settembre 2025 | 21:49

Mafia e politica, Mari Lorusso si dimette da consigliere comunale: «Non mi candido più»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Mafia e politica, Mari Lorusso si dimette da consigliere comunale: «Non mi candido più»

Mari Lorusso con il marito Giacomo Olivieri, in fondo. A sinistra il padre, Vito Lorusso

Bari, la capogruppo di «Sud al Centro» arrestata lunedì 26: «Chiarirò tutto». Il padre oncologo non risponde al gip

Lunedì 04 Marzo 2024, 10:46

10:53

BARI - «Chiarirò tutto appena avrò la possibilità di conoscere tutti i fatti a base dell'inchiesta». Si è limitata a queste parole Mari Lorusso, la consigliera comunale di Bari - moglie dell'avvocato Giacomo Olivieri - finita ai domiciliari lunedì 26 con l'accusa di concorso in voto di scambio politico mafioso in relazione alle elezioni del 2019. Davanti al gip Alfredo Ferraro la 38enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ma ha comunque reso dichiarazioni spontanee: «Mi dimetto da consigliere comunale, e ritiro la mia candidatura per le prossime elezioni». La difesa (avvocato Luca Castellaneta) ha annunciato che chiederà a breve di essere interrogata dai pm Fabio Buquicchio e Marco D'Agostino.

Lorusso è arrivata intorno alle 10 in Tribunale, accompagnata dalla Polizia di Stato. Dopo l'arresto la donna si è trasferita a casa della madre. Il marito Giacomo Olivieri è invece in carcere a Brindisi. Anche lui (difeso dall'avvocato Gaetano Castellaneta) ha annunciato l'intenzione di rendere interrogatorio per chiarire i fatti contestati e i rapporti con persone appartenenti ai clan della criminalità barese che emergono dalle intercettazioni.

Il padre Vito Lorusso si è invece avvalso della facoltà di non rispondere, senza rilasciare dichiarazioni. Anche l'oncologo, ex primario dell'Irccs di Bari, è ai domiciliari con l'accusa di aver chiesto ai boss (di cui aveva in cura un parente) di sostenere la figlia alle elezioni comunali di Bari del 2019.

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