BARI - «Il Policlinico di Bari continua a investire in strutture innovative. Tra breve inaugureremo un nuovo blocco chirurgico al padiglione Asclepios 3 che potenzierà ulteriormente l’attività sanitaria. Nel frattempo, risparmiando dove era necessario, siamo riusciti a stabilizzare più di cento unità di personale che servono a far funzionare questa fabbrica della salute così importante per tutti i pugliesi. Auguri da parte mia a tutti i nuovi assunti che rafforzeranno l’attività di questo importantissimo ospedale». Lo ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, partecipando questa mattina al Policlinico di Bari allo scambio di auguri con cento operatori sanitari stabilizzati dal primo dicembre con contratto a tempo indeterminato. Sono 28 medici, 19 infermieri e altre figure sanitarie, tecniche e amministrative. Si tratta di dietisti, biologi, psicologi, ortottisti, tecnici di radiologia e anche ingegneri, a supporto della realizzazione dei progetti del Pnrr che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge 234 del 2021. Per il direttore generale, Giovanni Migliore «offrire una prospettiva di lavoro stabile a tanti giovani professionisti, chiamati ad operare proprio durante la pandemia, consente soprattutto alla nostra azienda ospedaliera di colmare carenze di organico e pianificare al meglio le attività delle unità operative per fornire risposte di alta specializzazione medica e chirurgica all’altezza delle attese dei cittadini».
L’attivazione delle case e degli ospedali di comunità e dei centri operativi territoriali (Cot), il potenziamento dei distretti socio-sanitari, infermieri di famiglia, rete consultoriale e l’avvio del percorso finalizzato all’attivazione sul territorio regionale pugliese del numero unico europeo 116117 sono alcuni dei provvedimenti che rientrano nel regolamento 'Definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale ai sensi del DM 77/2022' emanato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Il regolamento, in coerenza con il Pnrr, riguarda la programmazione dell’assistenza territoriale e persegue obiettivi - informano dalla Regione- del potenziamento «dei servizi assistenziali territoriali al fine del raggiungimento della garanzia dei Lea, riducendo le disuguaglianze, e, contestualmente, costruendo un modello di erogazione dei servizi condiviso e omogeneo sul territorio nazionale, mediante la pianificazione, il rafforzamento e la valorizzazione dei servizi territoriali».