Il caso

Abuso d'ufficio sul comandante dei vigili di Castellana: chieste 9 condanne

Il Pm ha chiesto 3 anni per l’ex sindaco di Castellana Grotte, Francesco Tricase. I fatti contestati risalgono agli anni tra il 2013 e il 2017.

CASTELLANA -  La Procura di Bari ha chiesto nove condanne, da uno a tre anni di reclusione, per ex componenti della giunta comunale e del Nucleo indipendente di valutazione di Castellana Grotte (Bari), accusati di concorso in abuso d’ufficio nei confronti dell’ex comandante della polizia locale Oronzo Cisternino. I fatti contestati risalgono agli anni tra il 2013 e il 2017.

La condanna a tre anni è stata chiesta per l’ex sindaco Francesco Tricase, a cui sono contestati tre episodi di abuso d’ufficio. La sua giunta, infatti, avrebbe assegnato «gli obiettivi e le risorse ai dirigenti di tutti i settori», come si legge nelle carte dell’accusa, «tranne alla polizia locale». In particolare, «gli obiettivi di entrata della polizia locale», come i proventi dei verbali, sarebbero stati assegnati ad altri e non al comandante, come invece previsto da regolamento. Nei piani delle performance per i dirigenti, poi, la polizia locale sarebbe stata costantemente ignorata.

Per le stesse vicende è stata chiesta la condanna a due anni per l’ex segretario generale del Comune, Gerardo Gallicchio, e la condanna a un anno e sei mesi per gli allora assessori Giovanni Bianco, Maurizio Pace, Cinzia Valerio e Antonio Campanella. Per tre componenti del Nucleo indipendente di valutazione del Comune (Elio Partipilo, Enrico Benedetto e Gianluca Gentile) è stata chiesta la condanna a un anno.

Tricase, in primo grado, è stato già condannato a due anni di reclusione (sempre per abuso d’ufficio) per aver dequalificato professionalmente Cisternino, vincitore del bando di concorso come comandante della polizia municipale ma assunto come specialista di vigilanza.

Privacy Policy Cookie Policy