Con la Legge Draghi

Bari, da Capodanno più soldi nelle tasche di sindaco e consiglieri

Francesco Petruzzelli

Ciascuno dei 36 che oggi siedono nell’Aula Dalfino potrà accumulare gettoni di presenza fino a un massimo di 3.450 euro 

BARI - A mezzanotte in punto sono pronti a stappare lo spumante. Anzi, meglio lo champagne. Non solo per salutare con un benaugurante brindisi il nuovo anno – alquanto delicato a queste latitudini visto l’arrivo delle Amministrative di giugno – ma per dare il benvenuto al nuovo sistema da gettonificio. Per carità, non voluto o deciso dai diretti interessati, ma risalente all’ultima legge di bilancio del 2021 del governo Draghi.

Mancano esattamente 20 giorni all’inizio del 2024 e anche a Bari per i consiglieri comunali scatterà la fatidica (e attesa) ora X. Dal primo gennaio infatti entreranno in vigore gli ultimi definitivi aumenti delle indennità che ciascun consigliere potrà mensilmente portare a casa.

L’importo massimo, per legge, deve essere pari a un quarto della retribuzione che spetta al sindaco. E considerato che anche per Antonio Decaro, come per tutti i sindaci delle città metropolitane, dal primo giorno del nuovo anno scatterà l’ultimo aumento dell’indennità pari a 13mila e 800 euro lordi (e a cascata e in proporzione più ridotta anche per assessori, presidente del Consiglio comunale e presidenti e consiglieri dei Municipi), ciascuno dei 36 consiglieri comunali dell’Aula Dalfino potrà, calcolatrice alla mano, accumulare gettoni di presenza fino a un massimo di 3.450 euro.

Niente male considerato che a inizio legislatura, nel 2019, la retribuzione massima riconosciuta a ogni consigliere era pari a 2.300 euro a fronte di 33 presenze mensili. Vuol dire che nell’arco di quasi cinque anni l’indennità è aumentata di mille e 150 euro. Non significa che è aumentato il valore del gettone di presenza, quello resta sempre fisso a 72,96 euro, ma solo che si è ampliato, e di molto, il numero di presenze che il consigliere tra sedute di Consiglio e di commissioni può collezionare per centrare il tetto massimo degli emolumenti. Che oggi - gli aumenti sono entrati in vigore progressivamente dallo scorso anno - ammontano a 3.112,43 euro a patto che il consigliere garantisca 43 presenze mensili.

Dal nuovo anno invece ci vorrà un piccolo sforzo in più: il consigliere per ottenere 3.450 euro dovrà garantire almeno 48 presenze mensili. Nulla di così complicato visto che da giugno dello scorso anno a Bari i consiglieri comunali hanno confezionato un nuovo regolamento che prevede la partecipazione alle commissioni anche da remoto, collegandosi online. Praticamente in Dad, non triste acronimo in epoca Covid della didattica a distanza utilizzata dai nostri ragazzi nelle scuole, ma acronimo di Democrazia a distanza. E stando collegati dal divano di casa, dal proprio ufficio, dal posto di lavoro, dalla villa al mare, mentre si è al volante o mentre si passeggia lungo corso Cavour o mentre si sta dall’estetista per la manicure (ogni riferimento non è puramente casuale), la presenza è garantita. Basta collegarsi tramite smartphone o pc, accendere la webcam, fare un cenno e mostrare il proprio volto su uno degli schermi-acquario installati nelle stanze del Comune. Non occorre nemmeno parlare o interagire con quei pochi consiglieri che invece sono regolarmente in presenza a Palazzo di Città.

In sostanza accumulare 48 presenze con il sistema online non sarà affatto un’impresa impossibile, specie se il consigliere tipo è un fervente “dadaista”, non nel senso artistico e letterario del movimento di inizio ‘900, ma un utilizzatore seriale della Dad. Quelli che al Comune non si vedono quasi mai e per i quali occorrerebbe contattare la redazione di “Chi l’ha visto?” e di Federica Sciarelli per avere loro notizie.

Fatte queste premesse – tra aumento delle indennità e possibilità di svolgere l’attività istituzionale senza varcare l’androne di Palazzo di Città – la prossima campagna elettorale si preannuncia molto competitiva per assicurarsi un posto al sole nell’Aula Dalfino e una retribuzione da circa 3mila e 500 euro al mese. E a non caso i primi candidati interessati già si aggirano lungo il perimetro di corso Vittorio Emanuele, magari per cercare un posto in qualche lista. Intanto però lasciamo questi ultimi sei mesi di mandato ai consiglieri uscenti. Tra un brindisi, una cucchiaiata di lenticchie e qualche trenino, la mezzanotte del nuovo anno e l’alba del nuovo gettone non sono poi così lontane.

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