BARI - Rischia di diventare l’ennesima “guerra” della movida. Dimenticate per un momento la vertenza sui gazebo e il nodo del distanziamento dai palazzi, dimenticate il tavolino selvaggio o tutti i rumori notturni come schiamazzi e musica ad alto volume. Ora la nuova emergenza sono piante e fiori.
Non c’è pace a Bari per i locali del centro murattiano, finiti nel mirino dei controlli della polizia locale e questa volta per l’esposizione delle fioriere all’esterno dei ristoranti e dei pub. Il caso riguarda i locali di corso Vittorio Emanuele, quelli che insistono sul lato pedonale della strada, sanzionati nelle scorse settimane dagli agenti del nucleo Annona per la presenza delle fioriere sul marciapiede.
Con un verbale da 150 euro i ristoratori sono stati invitati a rimuovere i vasi non solo perché occupano spazio pubblico, ma anche perché costituiscono un ostacolo al passaggio dei pedoni e alla loro sicurezza. «La multa la pago, ma mi sembra tutto illogico. Stiamo parlando di piante e fiori che abbelliscono non solo gli esterni dei nostri locali ma anche l’itera strada. Capisco se avessimo imbrattato qualcosa o non avessimo raccolto i rifiuti o le deiezioni dei cani, ma stiamo parlando davvero del nulla. Chiediamo un incontro con il sindaco Decaro e un intervento di buonsenso da parte del Comune».
A lanciare l’appello è Eddy Guri, titolare assieme a un socio di uno dei locali finiti sotto la tagliola delle sanzioni. «Le piante - spiega - le uso anche per separare la mia attività da quella del mio vicino e per delimitare il perimetro esterno dove posiziono i tavolini e le sedie». Ma nulla da fare. La multa da 150 euro c’è ed è facile risalire alle origini. Gli agenti sarebbero arrivati all’esterno dei locali su sollecitazione di alcune segnalazioni ma anche per il rispetto del regolamento delle occupazioni di suolo pubblico.
Il testo votato dal Consiglio comunale nel lontano 2011 in uno degli allegati, in particolare quello “E“ elenca tassativamente tutti gli arredi che possono essere esposti all’esterno dei locali. E nel caso di corso Vittorio Emanuele, la strada rientra nella cosiddetta “zona A”, l’area super vincolata all’interno delle quale il regolamento vieta il posizionamento di fioriere, paletti, dissuasori e pedane. La zona A comprende tutta la città vecchia, la litoranea da lungomare Trieste a lungomare De Tullio, tutto il Murat, la litoranea di Palese e la zona di interesse ambientale di Torre a Mare, Santo Spirito, Carbonara, Ceglie e Loseto.