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«Con me sarai un’atleta famosa»: a Bari violenza su una ginnasta 14enne

«Con me sarai un’atleta famosa»: a Bari violenza su una ginnasta 14enne

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

«Con me sarai un’atleta famosa»: a Bari violenza su una ginnasta 14enne

Condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione il vicino di casa 75enne

Giovedì 19 Ottobre 2023, 13:05

23 Luglio 2024, 17:25

BARI - «Ho amicizie importanti nel mondo dello spettacolo e dello sport, potrei farti fare carriera». Così un 69enne avrebbe tentato di adescare una ragazzina, una giovanissima ginnasta, e, al rifiuto della adolescente, all’epoca poco più che 14enne, l’avrebbe baciata con la forza e palpeggiata più volte. L’episodio risale a maggio 2017, all’interno di un complesso residenziale della provincia. A raccontare la vicenda ai carabinieri fu la stessa vittima, dopo essere riuscita a sottrarsi alle molestie dell’anziano ed essersi rifugiata in casa confidandosi con i genitori. Nei giorni scorsi, a più di cinque anni dal fatto, l’uomo, oggi 75enne, è stato condannato per violenza sessuale aggravata al termine di un processo celebrato con rito abbreviato alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre alla interdizione perpetua da incarichi che prevedano la presenza di minori e, come misura accessoria, il divieto di avvicinamento per due anni anche ai luoghi frequentati abitualmente da minori. Dovrà anche risarcire la vittima, costituita parte civile con l’avvocato Serena Zicari, con una provvisionale al risarcimento danni quantificata in 5mila euro.

«Abusando della condizione di inferiorità psichica della minore, dopo aver avvicinato la ragazza mentre era intenta a svolgere esercizi di ginnastica artistica a corpo libero, lungo un vialetto, lusingandola sulla sua bravura e promettendole di introdurla nel mondo dello sport e dell’atletica, la convinceva a recarsi presso la sua abitazione - riassume l’imputazione formulata dal pm Marcello Quercia - , ove le proponeva di entrare a bere della birra e a leggere delle riviste sportive relative ai successi di altri atleti frutto della sua opera di “talent scout”».

«Appena finito l’esercizio di “verticale” - raccontò la vittima ai militari, quando andò a sporgere denuncia - l’uomo mi si è avvicinato e con il pretesto di sapere chi fossi, ha incominciato a millantare conoscenze nel mondo dello spettacolo e dello sport e ha incalzato a prospettarmi la possibilità di fare carriera come, sempre a suo dire, avrebbe già fatto con giovani talentuosi come me«.

Successivamente, dopo che la 14enne si sarebbe «rifiutata di entrare nell’abitazione e di annotare su un foglio il proprio numero di telefono cellulare per avere contatti in futuro, al suo manifestato intento di andare via», la avrebbe baciata sulle labbra e palpeggiata in più parti del corpo.

«L’imbarazzo mi pervase tutta e ho fortemente cercato una via di fuga da quel giardino - riferì la adolescente molestata - , sebbene mi sentissi paralizzata letteralmente da quell’uomo che, proprio in quel frangente, mi ha trattenuta per la spalla, cingendomi da dietro, per poi palpeggiarmi con brama». «Ho cercato di divincolarmi dalla sua losca presa» continuava il racconto della ragazza, ma l’uomo avrebbe continuato a seguirla e mentre lui «stava cercando di bloccarmi con un abbraccio, ho trovato il coraggio di scappare a casa e raccontare tutto ai miei genitori».

Quindi la querela e il lungo processo che si è concluso con la condanna del presunto pedofilo.

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