BARI - Continua la protesta per il caldo asfissiante nelle scuole superiori baresi. Questa volta, dopo la decisione della dirigente scolastica dell'istituto Marconi- Hack, Anna Grazia De Marzo che ha deciso di anticipare l'uscita di un'ora, a scioperare sono stati gli studenti del liceo scientifico Scacchi: circa tre quarti dei ragazzi non sono entrati in classe per denunciare le condizioni difficili in cui devono seguire le lezioni e si rivolgono direttamente alla Città metropolitana, alla quale chiedono più fondi per garantire un’adeguata climatizzazione.
Sul tema è intervenuto anche il senatore del Pd Alberto Losacco: “Lunedì presenterò un’interrogazione al Ministro Valditara per sollecitare il Governo a intervenire sull’emergenza-caldo nelle scuole di Bari e di tutte quelle città dove rappresenta un impedimento rispetto al regolare svolgimento dell’attività scolastica", ha spiegato in una nota.
“Tra le mille conseguenze del cambiamento climatico che ha fatto dell’estate 2023 una delle più calde di sempre, c’è anche questo. A Bari il caldo rende impossibile fare lezione, diversi studenti sono stati colti da malore e alcuni istituti hanno deciso di anticipare l’orario d’uscita. Non ci illudiamo che questo convinca il Governo a rivedere le sue posizioni sulle politiche ambientali, ma è assurdo che il Governo non preveda subito, come ha fatto per altri settori, una misura sugli istituti scolastici, in particolare per quelli che scontano il problema della classi-pollaio. In tutte le realtà dove è ancora piena estate, le scuole sono in una condizione critica. Insegnanti, studenti e famiglie non possono più essere lasciati soli”.