La vertenza

Fiom: «Bosch investa per rilanciare sito di Bari»

Lo affermano in una nota Simone Marinelli, coordinatore nazionale del settore Automotive per Fiom-Cgil e Ciro D’Alessio, segretario generale Fiom-Cgil di Bari, in riferimento al tavolo di monitoraggio ragionale per la crisi dello stabilimento Bosch di Bari

BARI - «L'azienda ci ha comunicato che il piano condiviso nell’accordo di luglio 2022 sta andando avanti ma nonostante ciò non c'è ancora un investimento che possa far uscire lo stabilimento dalla crisi e possa sostituire la produzione legata alla tecnologia diesel in termini di occupazione». Lo affermano in una nota Simone Marinelli, coordinatore nazionale del settore Automotive per Fiom-Cgil e Ciro D’Alessio, segretario generale Fiom-Cgil di Bari, in riferimento al tavolo di monitoraggio ragionale per la crisi dello stabilimento Bosch di Bari che si è svolto oggi.

«Bosch - aggiungono - sta investendo ingenti risorse nell’elettrificazione nei suoi vari stabilimenti europei, è necessario quindi un maggiore impegno da parte della multinazionale che porti investimenti e prodotti in grado di rilanciare anche il sito di Bari». Per i due sindacalisti è "necessario individuare strumenti specifici e ammortizzatori sociali che possano accompagnare la transizione del sito e più in generale quella del settore. Per questo occorre tornare rapidamente al tavolo nazionale al Mimit, previsto nell’accordo sottoscritto in sede ministeriale a luglio dello scorso anno».

Privacy Policy Cookie Policy