La manifestazione
Bolina 2023 a Giovinazzo, Fitto: «Nessun progetto del Pnrr è a rischio»
Il ministro: 'Gli amministratori preoccupati ringrazino il governo'
BARI - «C'è un decreto di finanziamento dei progetti» Pnrr dei Comuni «che non è stato in alcun modo toccato. E’ una discussione abbastanza surreale» quella sui progetti depennati dal Pnrr «perché è una discussione che non tiene conto né del termine di giugno 2026 entro il quale se gli interventi non sono completati al 100% vengono revocati, sia perché non tiene conto che ci sono criteri di ammissibilità di questi progetti a livello europeo che sono molto rigidi». Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, partecipando questa sera a 'Bolina 23', a Giovinazzo, nel Barese.
«Tutti questi interventi - ha spiegato - erano stati previsti prima dell’approvazione del Pnrr, stiamo lavorando per evitare che accada quello che è accaduto per lo stadio di Firenze e di Venezia. Tutto va avanti regolarmente, si crea allarmismo inutile. Invece mi aspetterei che tutti gli amministratori preoccupati esprimessero un ringraziamento per il lavoro che il governo sta facendo. Perché la nostra proposta salvaguardia questi interventi utilizzando altre fonti di finanziamento e non mettendo a rischio nessuno di questi progetti».
«Siamo al lavoro in questa fase, sarà una manovra seria e responsabile che supererà le spese superflue e individuerà le scelte che possano sostenere il potere di acquisto innanzitutto delle famiglie": lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, partecipando questa sera a 'Bolina '23', a Giovinazzo, nel Barese. La manovra sarà accompagnata dai «dati economici che restano positivi cosi come emerge sia nel raffronto con gli altri Paesi europei e soprattutto con gli anni precedenti», ha aggiunto.
«L'Autonomia differenziata? E’ un tema sul quale chi urla oggi lo rivendicava e lo sollecitava sino a un anno fa. E’ un tema equilibrato che tiene dentro le esigenze dell’intero Paese e che soprattutto mette in campo un principio di responsabilizzazione della classe dirigente e noi pensiamo che, soprattutto al Sud, ci sia bisogno di questo».