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«In politica troppo disincanto: ci vorrebbe un Tatarella», parla l'ex sindaco Di Cagno Abbrescia

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

«In politica troppo disincanto: ci vorrebbe un Tatarella», parla l'ex sindaco Di Cagno Abbrescia

«Questo civismo è la sconfitta dei partiti»

Lunedì 17 Luglio 2023, 09:29

«Che significa “sindaco della stagione dei palazzinari? Non ho mai favorito nessun imprenditore durante le mie sindacature». Simone Di Cagno Abbrescia, sindaco di Bari dal 1995 al 2004, risponde così alla «Gazzetta» alle critiche ha ricevuto la stagione politica amministrativa che lo ha visto protagonista durante l'incontro promosso dall'associazione progressista «La giusta causa».

Onorevole, a Bari si discute già di prossime comunali e anche delle regionali del 2025-26...

«L'attenzione nasce dalla legge elettorale del 1993 che ha dato forza ai primi cittadini con l'elezione diretta. Di fatto i sindaci hanno un mandato più forte».

Come nacque la sua esperienza?

«Pinuccio Tatarella, un politico che all'inizio degli anni novanta ha lasciato il segno, mi chiese cosa volessi fare. E io gli risposi: “Mi piacerebbe essere il candidato sindaco”. Lui sorrise e disse: “Ame piace immaginarti “sindaco"»...

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