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Bari, Parco Maugeri già preda di vandali e teppisti

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Bari, Parco Maugeri già preda di vandali e teppisti

La petizione: i residenti chiedono telecamere e vigilanza

Martedì 13 Giugno 2023, 12:30

BARI - Le prime incursioni a bordo dei ciclomotori. Non da meno a bordo dei monopattini - «li abbiamo visti scorrazzare tra i bambini» giurano i residenti – e i soliti teppistelli urbani. A farne già le spese un’altalena, avvolta da un nastro biancorosso e non di certo per gli attesi, e poi svaniti, festeggiamenti del Bari in A. L’altalena è al momento inutilizzabile.

SICUREZZA - A meno di una settimana dall’inaugurazione arriva l’allarme dei record per il parco Maugeri, la nuova area verde nata sui suoli dell’ex Gasometro in corso Mazzini al quartiere Libertà, ma già finita al centro di numerose segnalazioni. Utilizzi impropri, danneggiamenti e comportamenti poco rispettosi che hanno convinto diversi cittadini a sottoscrivere una petizione online per chiedere maggiori controlli e sistemi di vigilanza. Più di 160 le firme raccolte in poche ore sull’apposita piattaforma Change.org attorno all’iniziativa lanciata da un cittadino, Simone Cellammare, ex consigliere circoscrizionale e componente del comitato Facebook «Tutto il Libertà minuto per minuto», il gruppo dove quotidianamente c’è una sorta di «radiocronaca social» sulle problematiche del quartiere.

RISPETTO - «Si sperava che dopo 12 anni di attesa anche il più indisciplinato avrebbe avuto rispetto, se non cura, del primo vero spazio per il quartiere Libertà di Bari. E invece da subito ciclomotori, bici elettriche e un’anarchia diffusa che come primo grande effetto sta facendo scappare la brava gente, le famiglie e i bambini» scrive Cellammare sulla petizione. Il parco – o se preferite «il giardino», perché la polemica è anche lessicale, specie tra architetti, urbanisti ed esperti di paesaggio – è costato circa 2 milioni di euro e si sviluppa su 16.500 metri quadri, di cui 10mila dedicati al verde e con spazi riservati ad aree giochi, aree per la sosta e attrezzature per varie discipline sportive. E con un piccolo anfiteatro per ravvivare con spettacoli ed eventi questi terreni per anni sottoposti alla bonifica ambientale per la presenza del Gasometro.
Tutto potenzialmente bello, ma a poche ore dal taglio del nastro i residenti si sono fatti sentire, lamentando l’assenza delle telecamere, che il Comune promette di installare successivamente con un altro appalto. «È fruibile un parco senza giostrine per i bambini dai 3 ai 5 anni? È fruibile un parco nel quale si debba rischiare di vedere un figlio travolto da una moto o da una bici elettrica? È fruibile un parco senza vigilanza? Mandereste mai i vostri figli piccoli o adolescenti lì?» sono le domande retoriche della petizione con richieste ben precise: l’installazione di pilomat e dissuasori per impedire all’accesso ai ciclomotori e lo spostamento della garitta della polizia locale – situata all’incrocio corso Mazzini-via Brigata Regina – in prossimità di uno degli ingressi del parco.

TELECAMERE - «In assenza di telecamere preferisco non mandarci i miei bambini», «senza controlli farà la stessa fine di piazza Disfida di Barletta dove hanno saccheggiato tutto, finanche le panchine», «l’altra sera gruppi di adolescenti stavano danneggiando le giostrine dei bambini», sono solo alcune delle testimonianze lasciate tra le ragioni della petizione.
E protestano anche i proprietari dei cani per la presenza di pericolosi forasacchi, spighe di graminacee che si impigliano nel pelo degli animali e che possono procurare danni agli occhi e alle narici. Già nei giorni scorsi anche il gruppo cittadino di Fratelli d’Italia ha manifestando le prime perplessità, sia sulla realizzazione del parco e sia sulla conclusione delle operazioni di bonifica dei suoli iniziata nel 2011.

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