BARI . «Sono stata minacciata e molestata sul bus fermo al capolinea, in attesa di partire e ho avuto paura». Dura la vita dei passeggeri dell’Amtab.
Quando non sono gli autisti a finire nelle grinfie di bulli, teppisti e molestatori, tocca ai passeggeri. Passeggeri come Stefania che alla «Gazzetta» racconta la brutta avventura vissuta sul bus C, linea circolare con 16 fermate e capolinea al park & ride di Largo 2 Giugno.
«Sono salita sulla navetta alle 8, il cellulare in una mano mentre parlavo con una amica e la borsa nell’altra. Un giovane straniero mi si è avvicinato così tanto che il suo viso quasi toccava il mio. Mi ha chiesto se avessi da accendere mentre io cedevo il mio posto a una anziana. Non riuscivo a muovermi tanto mi era addosso. Lui deve aver pensato che stessi chiamando la polizia perché ha iniziato a minacciarmi “appena scendi ti…”, “è inutile che chiami la polizia tanto mi conoscono”. Ho avuto paura e così gli altri passeggeri che sono riusciti a chiamare la polizia che è arrivata subito prima che la situazione degenerasse. Lui è sceso e siamo partiti. Non è raro - conclude - che giovani donne e anziani vengano molestati sui bus o alle fermate. C’è bisogno di più sicurezza e più forze dell’ ordine».
