BARI - Il 20% delle aziende in provincia di Bari è risultato non in regola in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, essendo state accertate violazioni dallo Spesal. È quanto emerge dal Piano di prevenzione 2022 «L'Alternanza alternativa» che ha permesso al servizio Spesal della Asl di Bari di raggiungere e, soprattutto, di verificare 70 aziende distribuite sul territorio, appartenenti a 7 differenti comparti produttivi, in aggiunta a quelle già previste nella normale attività di vigilanza. I controlli hanno riguardato la sicurezza dei luoghi di lavoro e delle procedure ai fini della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali dei lavoratori e, in particolare, degli studenti che svolgono, anche se per breve tempo, il periodo di formazione sul campo ospitati in aziende del territorio.
«A seguito delle tragiche notizie di ragazzi vittime di infortuni sul lavoro - ha commentato il direttore dello Spesal Area nord, Giorgio Di Leone - che frequentemente ci giungono attraverso i media, abbiamo attuato il progetto con lo scopo fondamentale di porre un’attenzione particolare alle aziende che si rendono disponibili a offrire agli studenti l’opportunità di introdurli nella realtà lavorativa». Da metà marzo a fine aprile 2022 sono state individuate 70 aziende, 42 hanno inviato il questionario compilato, mentre 28 aziende non hanno restituito il questionario. Dall’analisi dei dati, sono emerse alcune criticità. Per quanto riguarda le 28 aziende che non hanno risposto lo Spesal ha proceduto con la programmazione della vigilanza. A seguito dell’attività complessiva di controllo è stato accertato che 15 aziende sono risultate non a norma di cui 11 del comparto meccanica di precisione e meccanica automobili, 2 aziende del comparto agricoltura e 2 aziende del comparto produzioni alimentari. In tutte queste aziende sono state accertate violazioni relative alla sicurezza delle macchine e ai requisiti dei luoghi di lavoro. Nelle 2 aziende del comparto produzioni alimentari.