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Fibronit, parco avanti tutta: a Bari via libera al progetto da 15 mln

Fibronit, parco avanti tutta: a Bari via libera al progetto da 15 mln

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Fibronit, parco avanti tutta: a Bari via libera al progetto da 15 mln

Parere favorevole da enti e aziende coinvolti all’intervento sui suoli - 146mila metri quadri - della ex fabbrica della morte

Giovedì 18 Maggio 2023, 12:57

BARI - Solo poche prescrizioni, facilmente superabili, come ad esempio la fascia di rispetto dagli elettrodotti o la non interferenza con alcune opere ferroviarie che interesseranno a breve la zona a sud della città, tra «collo d’oca» e nuova fermata Campus. Ma in realtà la lunga conferenza di servizi si è conclusa con esito positivo: enti, aziende e soggetti interessati hanno dato parere favorevole a un’opera che entro il 2026 cambierà un angolo del quartiere Japigia chiudendo i conti con il passato. Un passato fatto di dolore e di sofferenza per le tante vittime causate dalla presenza di quell’ospite inquinante, l’amianto.

Bari si avvicina sempre più al Parco della Rinascita, l’area verde che sorgerà sui suoli della ex Fibronit, la fabbrica della morte, inattiva dal 1985 e scomparsa dopo le lunghissime operazioni di bonifica. Con la conclusione della conferenza di servizi parte di fatto il conto alla rovescia verso la gara dell’appalto integrato per la redazione della progettazione definitiva, progettazione esecutiva ed esecuzione lavori. Sarà una gara aperta con l’affidamento in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa e con il termine temporale di individuare il soggetto esecutore entro e non oltre il prossimo 31 luglio.

Il progetto della ex Fibronit – dichiarato sito di interesse nazionale – parte da una dotazione di 14,9 milioni, dei quali 11 messi dal Pnrr, e quindi da spendere entro il 2026, e altri 3,5 dalla Regione Puglia. L’intervento riguarda circa 146mila metri quadri che si estendono tra via Caldarola, la sede ferroviaria delle Ferrovie Sud Est e il sottopasso Padre Pio-via Omodeo. La riqualificazione è suddivisa in 4 lotti: il sedime Parco della Rinascita, la demolizione e ricostruzione del capannone ex Bricorama (che avrà funzioni museali, espositive e ricreative), la realizzazione di una passerella ciclopedonale scavalca-ferrovia di collegamento tra il parco e via Amendola e infine la sistemazione della viabilità lungo via Caldarola.

Il progetto generale prevede la sistemazione delle attrezzature nel parco multifunzionale ed il rimboschimento delle aree a forestazione urbana, la creazione di un muro verde lungo via Caldarola con piantumazioni, una serie di giochi d’acqua verticali e la realizzazione di un sistema di accessi. I varchi di ingresso al parco e previsti su via Caldarola saranno quattro e su ognuno di questi sarà prevista una pensilina funzionale alla creazione di zone ombreggiate oltre che all’allocazione di pellicole fotovoltaiche e la messa in opera di lastre di ceramica colorata. Proprio la parete lungo gli 850 metri di via Caldarola è stata pensata come una fascia di verde a sviluppo verticale e con la presenza di piante rampicanti piantumate in vasche appoggiate al nuovo marciapiede.

Le funzioni del parco saranno disposte su oltre 42mila e 500 metri quadri e tra queste lo spazio per i giochi dei bambini, l’area dei concerti e degli eventi, le aree per gli animali, il bocciodromo, un campo sportivo polivalente (basket, pallavolo), aree destinate al fitness, un percorso per runners, l’area dello streetfood, un’area per esposizioni di arte e un prato. Moltissime le essenze e le alberature previste come ulivo, pesco, mandorlo, carrubo, melograno e cespugli di cisto, mirto, rosmarino ginepro. In sostanza una vera e propria forestazione urbana che caratterizzerà oltre 7 ettari, sarà caratterizzata dalla realizzazione di boschi a mo’ di compensazione ambientale e in coerenza con quanto disposto dal Piano paesistico della Regione.

L’area ex Fibronit è stata oggetto di caratterizzazione ambientale realizzata in prima battuta tra il 1997 e il 2004 e che ha evidenziato una generalizzata e diffusa contaminazione da amianto. Successivamente l’area è stata sottoposta ad interventi e ad ulteriori indagini ambientali che hanno condotto alla redazione del progetto definitivo degli interventi di messa in sicurezza permanente dell’area. Da qui la demolizione della fabbrica e l’isolamento completo del suolo e sottosuolo attraverso una lunga e complessa opera di bonifica. Basti pensare che per la verifica dello stato di contaminazione delle acque di falda sottostante è stata condotta una prima campagna di monitoraggio nel 2009 a cui sono seguite, a partire dal 2017 e a cura di Arpa Puglia, ulteriori otto campagne di monitoraggio. Il parco, voluto anche grazie alla caparbietà del Comitato cittadino Fibronit e della compianta assessora comunale all’Ambiente Maria Maugeri, sarà intitolato alla memoria delle vittime dell’amianto.

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