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Figuranti per devozione: a Torre Quetta le prove per il corteo di San Nicola

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Figuranti per devozione: a Torre Quetta le prove per il corteo di San Nicola

La rievocazione del 7 maggio con il patrono nel cuore. Ieri la riunione nel parcheggio della spiaggia

Sabato 29 Aprile 2023, 13:10

BARI - Sotto il sole cocente i figuranti del corteo storico di San Nicola si preparano a sfilare, con passo cadenzato e abiti d’epoca. Le prove del corteo, in programma alle 20.30 del 7 maggio, sono cominciate ieri, nell’area parcheggio della spiaggia cittadina di Torre Quetta.

Un centinaio dei circa 550 figuranti che sfileranno si sono dati appuntamento, convocati dal direttore artistico Nicola Valenzano, per ricevere istruzioni su ruolo, posizione nel corteo, cosa dovranno fare e come.

Sono emozionati, alcuni di loro alla prima esperienza, altri veterani del corteo. «Ho cominciato facendo il marinaio ormai 16 anni fa» racconta Francesco Saverio Cassano, operaio 43enne, che sfila con il padre Eugenio. «Siamo della città vecchia, baresi veraci. Lo facciamo per devozione, perché abbiamo San Nicola nel cuore». Quest’anno gli toccherà far parte del gruppo che porterà in corteo le «Pale dei miracoli», il terzo dei sette quadri, che raffigura la vita del santo di Myra in una fedele riproduzione del Beato Angelico, risalente all’anno 1400.

La partenza del Corteo Storico è prevista dal Castello Svevo, dove la Caravella aspetterà il quadro per raggiungere la Basilica.

Apre il corteo il gonfalone della città di Bari, affiancato da due ufficiali della Polizia locale in alta uniforme, seguiti dagli araldi, a cavallo e a piedi, accompagnati dai componenti dell’associazione «Timpanisti Nicolaus Barium», che cadenzeranno l’incedere del corteo. A seguire, un carro recante l’effigie di San Nicola interamente realizzata con i fiori ad opera dei maestri fioristi pugliesi e una folla festante di bambini della cooperativa sociale «Lavoriamo insieme».

Segue «L’oro del sud: il grano» con un gruppo storico di Altamura che sfilerà con arnesi e manufatti dell’epoca, carretti e grosse pezze di pane, lanciando grano, esultanti per il buon esito del raccolto, simbolo di benessere e prosperità. Quindi le tre pale e poi «I pellegrini» dell’associazione «Insieme Per» di Monte Sant’Angelo.

L’associazione «Menti Ardenti» animerà il percorso con un gruppo di giocolieri e mangiafuoco in costumi dell’epoca, seguito da danzatori e dalla «Traslatio Sancti Nicolai», il settimo e ultimo corposo quadro, con nobili baresi, normanni e bizantini, «le etnie», «il clero», gli armigeri e il suggestivo gioco di luci dell’associazione storica «Nundinae».

Tra le famiglie baresi dell’epoca sfilerà la 35enne Luana Loiacono, che ha cominciato a partecipare al corteo fin da bambina e fino al 2015, quando si è trasferita a Roma. Lì ha conosciuto il suo attuale marito, Antonio, di Caserta. E quest’anno entrambi sfileranno nel nome di San Nicola.

Chiudono il corteo i 62 marinai che trainano, con funi, la Santa Imbarcazione, sulla cui prua si scorgono i due preti, Lupo e Grimoaldo, il giovane Matteo, che materialmente raccolse le ossa del Santo e i restanti marinai che presero parte all’impresa e gli sbandieratori dell’associazione «Militia Sancti Nicolai».

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