ad un anno dall'inizio del conflitto
Ucraina, arcivescovo Bari: «Non arrendersi alla logica della guerra»
Satriano: «Bari nel Mediterraneo spazio vitale per la pace»
BARI - «Ad un anno dal 24 febbraio scorso, in Ucraina le sirene continuano a suonare. Ancora una volta un fratello ha alzato la mano contro il fratello e ne è scaturita una drammatica scia di morte, che non accenna a diminuire e di cui non si scorge, all’orizzonte, una via di soluzione». Lo dichiara in una nota l’arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Giuseppe Satriano nella ricorrenza del primo anno dell’invasione russa in Ucraina. "Come città di Bari - aggiunge - non dobbiamo mai dimenticare la nostra 'vocazione' storica e geografica ad essere, nel Mediterraneo, spazio vitale per il dialogo e la pace. Come Chiesa di Bari-Bitonto, insieme a tutta la Puglia, balcone sul Mediterraneo, non possiamo e non dobbiamo lasciar cadere nel vuoto questo appello ad osare l’unità e la pace».
«Arrendersi alla logica della guerra talvolta sembra inevitabile, tuttavia non possiamo rimanere a guardare e, accanto al meraviglioso impegno di accoglienza e sostegno alle popolazioni colpite, siamo chiamati a mettere in campo un impegno di carattere culturale che aiuti noi e le generazioni che si affacciano sul palcoscenico della storia». Monsignor Satriano annuncia, poi, che il 14 marzo la facoltà Teologica Pugliese e l’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro», hanno organizzato una giornata di riflessione «che aiuti a scorgere le vie possibili perché Bari possa sempre più riscoprirsi capitale dell’unità e dell’inclusione», con la presenza del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. "La guerra è e rimane una follia e 'non c'è alternativa alla pace per nessunò, come ricordava Papa Francesco a conclusione dell’Incontro dei Capi delle Chiese e delle comunità cristiane del Medio Oriente, tenutosi a Bari il 7 luglio 2018"conclude Satriano.