L'inziativa
Manifestazione Cgil a Bari, Decaro non ci sarà: «Starò con mia figlia per il suo compleanno»
Alla manifestazione della Cgil di domani sarà presente anche il Pd pugliese, assieme ai rappresentanti del mondo della cooperazione, ad amministratori pubblici, intellettuali, economisti e studenti
BARI - Il sindaco di Bari e presidente dell’Anci non parteciperà domani alla manifestazione della Cgil a Bari contro l’autonomia, non perché sia a favore della riforma ma «più semplicemente perché, da mesi, avevo promesso a mia figlia che questa volta, per la prima volta, avrei festeggiato con lei il suo compleanno con una piccola escursione fuori Bari».
«Devo sentirmi in colpa per questo? Credo di no», aggiunge in un post su facebook in cui replica indirettamente anche alle parole del governatore Michele Emiliano che, qualche giorno fa, aveva pubblicamente «rimproverato» i sindaci di non opporsi all’autonomia. «Sono sempre stato contrario - ribatte Decaro - alle proposte di legge sull'autonomia differenziata presentate in questi anni. L’ho detto e ribadito più volte motivando le mie ragioni, pur sapendo che questa mia non è la posizione di tutti i sindaci d’Italia di cui, da presidente Anci, devo tener conto. Ma sembra che questo a qualcuno non basti. Qualcuno che mi accusa di non impegnarmi abbastanza a difendere le ragioni del Sud. Perché? Perché non parteciperò alla manifestazione cittadina della Cgil». E aggiunge: «È vero, lo confesso. Sabato non sarò presente. Ma non perché non condivida la piattaforma di quella mobilitazione. Più semplicemente perché, da mesi, avevo promesso a mia figlia che questa volta, per la prima volta, avrei festeggiato con lei il suo compleanno». «Ho molti difetti - conclude - ma non penso, in tutta onestà, che qualcuno possa rimproverarmi scarso amore per la mia terra. Provo a servirla ogni giorno, mantenendo per quanto possibile le promesse che faccio».
Alla manifestazione della Cgil contro l'autonomia differenziata di domani sarà presente anche il Partito Democratico pugliese, assieme ai rappresentanti di associazioni, del mondo della cooperazione, ad amministratori pubblici, intellettuali, economisti e studenti. «È il momento di mobilitarci - ha commentato il segretario regionale Domenico De Santis - per un Paese che affondi le proprie radici nel principio di uguaglianza, di pari opportunità per tutti i cittadini, sulla coesione. Non possiamo consentire la legalizzazione delle differenze, la legittimazione di una disomogeneità che continuerà a provocare gravi divari. Questa non è una lotta del Sud contro il Nord: è in gioco l’unità nazionale. Il Paese cresce insieme, non può esistere una Italia a due velocità».