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Bari, «Bisogna riaprire il Cup del Policlinico: troppi disagi per l'utenza»

 
Barbara Minafra

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Barbara Minafra

Puglia, ecco il nuovo Cup regionale: «Da aprile sarà unico»

Dodici consiglieri comunali chiedono al sindaco di sollecitare l’azienda ospedaliera con un ordine del giorno bipartisan

Mercoledì 15 Febbraio 2023, 12:49

BARI - Riaprire il Cup del Policlinico. Con un ordine del giorno bipartisan, 12 consiglieri comunali chiedono al sindaco di Bari Antonio Decaro e alla giunta comunale di sollecitare il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria del principale polo sanitario pugliese, di riattivare urgentemente il front-office del padiglione Asclepios in modo da ripristinare la prenotazione di visite ed esami diagnostici e il pagamento delle prestazioni sanitarie direttamente allo sportello.

Il servizio era stato sospeso temporaneamente il 9 marzo 2020 per evitare assembramenti e rispettare le misure di prevenzione e contenimento sanitario rese necessarie dalla diffusione del Covid19. Da quella data, è stato possibile accedere a visite ed esami solo telefonando al Centro Unico di Prenotazione o usufruendo dei servizi telematici, e pagando attraverso il canale digitale. «La mancata ripartenza delle attività di front office all’interno del Cup del Policlinico sta creando disagi a quell’utenza che non è in grado di utilizzare agevolmente le modalità di prenotazione e pagamento alternative e che, se fortunata, deve ricorrere all’aiuto di qualche parente o conoscente, altrimenti deve recarsi fisicamente presso altri Cup pubblici».

I consiglieri di maggioranza e opposizione, sottolineando che ormai è cessato lo stato di emergenza pandemico e che molte altre strutture pubbliche cittadine (dalla Asl di Bari all’Istituto Oncologico Irccs Giovanni Paolo II, dagli ospedali Di Venere e San Paolo al pediatrico Giovanni XXIII) hanno già da tempo riattivato il servizio, evidenziano la necessità di rendere il Cup «accessibile, soprattutto alla fascia di popolazione più anziana che maggiormente usufruisce di prestazioni sanitarie e che è la meno preparata a prenotarle e pagarle in modalità telematica, telefonica e digitale».

Tra le difficoltà segnalate dai consiglieri di entrambi gli schieramenti (4 del Pd - Scaramuzzi, Bronzini, Vaccarella, Introna – 2 del Movimento Cinque Stelle ovvero Carelli e Delle Fontane, Loprieno per Decaro Sindaco, Albenzio per Decaro per Bari, Di Rella e Paloscia per Di Rella Sindaco e Lista Civica Sport Bari Di Rella Sindaco, Monaco per Lega Salvini Puglia), anche quella di dover riferire correttamente tutte le informazioni presenti sulle ricette, dematerializzate o meno, per usufruire di una prenotazione senza peraltro ricevere una ricevuta cartacea su cui controllare date e orari delle visite, o verificare l’ambulatorio e il padiglione in cui recarsi, oppure la difficoltà di pagare un’integrazione dovendo inserire, in un totem telematico, impegnativa e tessera sanitaria per poi procedere al pagamento con carta elettronica.

«Se da un lato - scrive nell’odg il primo firmatario Domenico Scaramuzzi (Pd) - è da apprezzare lo sforzo di digitalizzazione dei processi a cui sempre più dobbiamo tendere per modernizzare il Paese e renderlo più efficiente, per erogare servizi in maniera più tempestiva ed economica, dall’altro non dobbiamo dimenticarci degli ultimi, di quelle persone che non sono in grado di utilizzare agevolmente questi strumenti in via esclusiva per ragioni anagrafiche, sociali, di bassa scolarizzazione, linguistiche, ecc. Non potendo - continua l’odg - usufruire del rapporto di front office con l’operatore, finiscono per trovarsi di fronte ad una limitazione dei propri diritti, tra cui quello dell’assistenza sanitaria».

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