ADELFIA - E' stata truffata da un finto operatore antifrode, che ha anche continuato a contattarla sui social nei giorni successivi. La disavventura è raccontata dalla stessa "vittima", la 32enne cantante-attrice Rose Mary Nicassio di Adelfia nel Barese. «Ho deciso di parlare perché spero quanto accadutomi, possa essere d’aiuto agli altri e impedisca ulteriori truffe - dice la donna -. Questa gente è capace di entrare nelle vite, insinuarsi nel nostro dolore e nelle fragilità, ostacolando la realizzazione dei nostri sogni e inficiando la nostra salute mentale».
Rose Mary è ferita, ma allo stesso tempo coccolata dai familiari e da chi le sta accanto dopo aver appreso la sua storia. Dice che ci vorrà del tempo per superare la violenza subita, ma vuole raccontarla perché non ci siano altre vittime. Lo scorso giovedì, un uomo spacciatosi per operatore di Poste Italiane, le ha rubato dal conto mille euro, denaro che la ragazza avrebbe voluto investire nella carriera musicale. «Ho ricevuto un messaggio con mittente “PosteInfo” (canale di messaggistica ufficiale in cui i truffatori riescono abilmente a inserirsi) che mi allertava su problemi di sicurezza al mio account - dichiara la 32enne -. Mi si suggeriva di cliccare su un link e inserire dati personali. Tuttavia, ho inserito dati errati, per disattenzione e dimenticanza. Dopo pochi minuti, sono stata contattata da un centralinista».
L’uomo, presentatosi come un operatore di Poste Italiane, le spiegava che erano in atto tentativi di hackeraggio sul suo cellulare da parte di persone da Lugano, il cui obiettivo era rubarle dati sensibili e numeri di carte. Lui l’avrebbe aiutata a mettere tutto al sicuro. «Sono andata nel panico, non sapevo cosa fare, ho perso la lucidità. Ero preoccupata perché avevo foto di persone e bambini a me vicini, dati, denaro. Perciò, approfittando del mio stato emotivo, confuso e ansioso, dovendo effettuare cancellazione di dati dal cellulare e cercando di proteggere il mio materiale digitale, l’uomo al telefono mi ha contemporaneamente guidata in operazioni che si sono manifestate decisive per la perdita dei miei soldi».
Dopo la chiamata, avendo recuperato lucidità, e avendo avuto modo di condividere l’esperienza coi suoi affetti, Rose Mary ha capito di esser stata truffata. «Le persone che mi stanno accanto mi hanno aiutata a far luce sull’accaduto, così ho prontamente contattato Poste Italiane che ha accertato la truffa. Nel pomeriggio e al mattino dopo, il truffatore ha continuato a contattarmi tramite WhatsApp: mi chiedeva dove fossi, che cosa facessi e come stessi e mi rassicurava che avrei ricevuto presto i rimborsi dei pagamenti. Ho bloccato il suo numero. Prontamente, ho sporto denuncia».