BARI - «Con sentenza del 6 febbraio 2023 il Tribunale di Bari non si è limitato a rigettare il ricorso presentato da un gruppo di lavoratori e pensionati del Comune di Bari, ma ha condannato i danneggiati della decotta Cassa al pagamento delle spese processuali in favore del Comune». Lo denuncia Cisl Fp Bari che ha promosso una causa contro il Comune per ottenere un risarcimento del danno patrimoniale che sarebbe stato subito dalle lavoratrici e dei lavoratori iscritti a Cassa Prestanza, l’ente previdenziale istituito dal Comune e messo in liquidazione per crisi di sovraindebitamento.
Il segretario generale Cisl Fp Bari, Francesco Capodiferro evidenzia l’impressione che «l'esigenza di uniformarsi alla corrente di pensiero tendente a soffermarsi sulla diversa natura dei due soggetti (Cassa e Comune) e quindi a prosciogliere l'Ente pubblico da qualsiasi responsabilità, prevalga sul merito delle questioni sollevate dai danneggiati tendenti a dimostrare che l’inezia e l’ingerenza del Comune hanno cagionato un danno a una moltitudine di lavoratori». Il Tribunale, prosegue il sindacato, conclude per l’autonomia del Comune rispetto a Cassa Prestanza, che qualifica «associazione non riconosciuta», senza però considerare che «i bilanci dell’organismo erano sottoposti ad approvazione del Consiglio comunale e che, dunque, la crisi finanziaria non poteva non essere nota al Comune». Cisl sottolinea anche che «la liquidazione del patrimonio è stata richiesta dal sindaco. Circostanza che cozza con l’asserita autonomia dell’ente sulle determinazioni della Cassa». "Riteniamo - conclude Capodiferro - che ci siano le condizioni per proporre appello avverso una sentenza che scarica le responsabilità verso i più deboli e non ravvisa nulla di sbagliato nel comportamento tenuto dai più forti: il Comune di Bari»