Dal Comune

Bari, approvato il bilancio di previsione 2023-2025

Redazione online

Fra il 2023 e il 2025 l’Imu dovrebbe portare nelle casse del Comune di Bari 91 milioni di euro e altri 69,5 milioni dovrebbero arrivare dalla Tari. Sono le principali entrate inserite nel bilancio di previsione approvato questo pomeriggio dal Consiglio comunale del capoluogo pugliese

BARI - Fra il 2023 e il 2025 l’Imu dovrebbe portare nelle casse del Comune di Bari 91 milioni di euro, altri 69,5 milioni dovrebbero arrivare dalla Tari. Sono le principali entrate inserite nel bilancio di previsione 2023-2025 approvato questo pomeriggio dal Consiglio comunale del capoluogo pugliese. Il provvedimento è stato illustrato in aula dall’assessore al Bilancio e Programmazione economica, Alessandro D’Adamo, alla presenza del direttore della ripartizione Ragioneria generale, Giuseppe Ninni. La programmazione - spiega l’amministrazione - ha l’obiettivo di conciliare il livello di pressione fiscale locale con le esigenze del bilancio, senza gravare su cittadini e imprese, soprattutto per il primo anno di programmazione (2023) segnato dal rincaro dei costi energetici.

Per quanto riguarda la tassa comunale sugli immobili, sono confermate le aliquote e detrazioni approvate per il 2020 con circa 91 milioni di euro di entrate. Quanto alla Tari, la politica tariffaria 2023 conferma quella approvata per il 2022, con entrate pari a 69,5 milioni di euro. Entro il prossimo 30 giugno, in base all’aggiornamento del piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti di Ager, potrebbe però essere necessario discutere di nuove tariffe 2023. 

Passando all’Addizionale comunale all’Irpef, il gettito atteso fra il 2023 e il 2025 è di 30 milioni di euro, mentre altri 4,7 milioni dovrebbero entrare dall’imposta di pubblicità, dai diritti sulle pubbliche affissioni e dalla tassa per l’occupazione di suolo pubblico, confluite a partire dal primo gennaio 2021 nel Canone unico patrimoniale. E’ invece di 15 milioni di euro il gettito atteso dalla lotta all’evasione, mentre le entrate del Fondo solidarietà comunale, per effetto delle disposizioni contenute nella legge di Bilancio 2022, dovrebbero aumentare di circa 3,4 milioni di euro rispetto alla definitiva assegnazione del 2020 e di circa un milione di euro rispetto alla definitiva assegnazione 2021. Per quanto riguarda le previsioni di spesa nel triennio 2023-2025, non è previsto il ricorso all’accensione di nuovi prestiti a titolo oneroso per il finanziamento del Programma triennale delle opere pubbliche. La spesa per il rimborso della quota di capitale dei prestiti in ammortamento è di 2 milioni 905mila euro nel 2023, 2 milioni 998mila euro nel 2024 e 3 milioni 95mila euro nel 2025.

Quanto alle opere pubbliche, sono in programma spese per 500 milioni 565mila euro quest’anno, 681 milioni 834mila euro nel 2024 e 91 milioni 78mila euro nel 2025. Fra le opere finanziate con Pnrr e Pnc ci sono la realizzazione dell’Accademia delle belle arti e del polo didattico nella ex caserma Rossani (18 milioni 800mila euro), Biciplan (8 milioni 100mila euro), l’acquisto di bus ecologici (95 milioni 800mila euro). Fra gli interventi in corso di valutazione e finanziamento ci sono, invece, il potenziamento del sistema di tracciamento e raccolta dei rifiuti urbani (9 milioni 200mila euro) e la costruzione di nuovi asili nido e di scuole dell’infanzia, oltre che la riqualificazione delle strutture esistenti (22 milioni di euro).

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