Sabato 18 Ottobre 2025 | 00:18

Polignano, le accuse a Vitto dal capo dei vigili urbani

Polignano, le accuse a Vitto dal capo dei vigili urbani

 
Massimiliano Scagliarini

Reporter:

Massimiliano Scagliarini

Polignano, le accuse a Vitto dal capo dei vigili urbani

«L’ex sindaco mi chiese di truccare un concorso, i vincitori sono tutti riconducibili a lui». Ma la Procura non ha trovato riscontri

Lunedì 16 Gennaio 2023, 13:24

POLIGNANO A MARE - Esposti anonimi e denunce circostanziate hanno segnalato alla Procura di Bari altre possibili irregolarità nell’assegnazione di appalti del Comune di Polignano. È per questo che dopo l’arresto dell’ormai ex sindaco Domenico Vitto, il pm Michele Ruggiero ha delegato alla Finanza ulteriori indagini.

Gli accertamenti finora svolti non hanno portato a formulare contestazioni. Hanno riguardato (tra gli altri) l’appalto per l’igiene urbana e le attività imprenditoriali del sindaco Vitto e della sua famiglia. Ma davanti al pm che chiesto e ottenuto l’arresto del primo cittadino e del suo vice Salvatore Colella hanno sfilato anche alcuni funzionari pubblici (estranei all’indagine), che hanno raccontato di propri sospetti su quanto accadeva negli uffici comunali.

A giugno 2022, nel corso della perquisizione disposta dalla Procura, in un cassetto del comodino di casa Vitto i finanzieri hanno trovato un elenco con 25 nomi. «Faccio presente - mise a verbale l’ex sindaco - che potrebbe trattarsi di un elenco dei vecchi dipendenti della società Teknoservice, società appaltatrice del precedente appalto per la gestione del servizio di igiene urbana nel Comune di Polignano a Mare, mi pare di aver visto che alcuni di questi sono deceduti». Anche per questo, oltre ad ordinare l’acquisizione degli atti relativi alla manifestazione «Meraviglioso Natale» del 2018 (l’organizzatore ha raccontato che un amico di Vitto gli avrebbe chiesto 100mila euro da consegnare al sindaco, l’interessato ha smentito), Ruggiero ha chiesto alla Finanza di approfondire il tema delle assunzioni. Anche nella Polizia locale.

A giugno 2022 è infatti stato sentito il comandante della Polizia locale, Fernando Virgilio, che ha raccontato di un incontro con Vitto avvenuto poco dopo la sua nomina dirigenziale. «Lo stesso (Vitto, ndr) mi riferiva di un imminente concorso pubblico per l’assunzione di 10 agenti di Polizia locale e della possibilità di essere nominato presidente della commissione giudicatrice. A tale affermazione rimasi spiazzato in quanto la designazione mi era dovuta e non rientrava tra le competenze di Vitto. Tuttavia lo stesso sindaco al riguardo aggiunse “Però se lo fai tu lo devi fare come dico io perché ho persone da sistemare”. In risposta a tale affermazione rimasi perplesso e preferii non rispondere. Vitto percepì immediatamente il mio sbigottimento: “Ho capito, lascia stare, lo faccio fare a chi so io”». Secondo Virgilio il concorso selezionò agenti «comunque collegati alla figura di Domenico Vitto, il quale ha così interferito nella procedura».

Le nuove indagini non hanno trovato riscontri specifici su quest’ultimo punto. Ma hanno stabilito che Vitto avrebbe chiesto a un coindagato, l’imprenditore Hibro Hibroj, di comprare alcune migliaia di euro di pubblicità su un sito locale, La Voce del Paese, in cambio di visibilità per la sua attività amministrativa. «Lo scopo - ha confermato alla Finanza il direttore del sito, Nicola Teofilo -, era di promuovere notizie giornalistiche in favore della linea politica di Vitto». Hibroj è l’imprenditore cui nel 2021 è stato aggiudicato l’appalto per la riqualificazione di largo Gelso, il più importante lavoro pubblico definito durante l’amministrazione Vitto.

«Aspettavo la chiusura delle indagini come un momento di liberazione», ha scritto Vitto sui social alla vigilia di Natale, quando la Procura ha fatto notificare l’avviso di conclusione. «Finalmente adesso ho la possibilità di difendermi in un processo che spero arrivi il più presto possibile. Le accuse mi addolorano ma non mi spaventano perché credo nella giustizia e so che dimostrerò la mia estraneità ai fatti». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)