SANTERAMO - Per ora siamo agli albori, anche perché è necessario raggiungere un quadro normativo chiaro, se non altro per quanto concerne gli incentivi. Ma le comunità energetiche, cioè gruppi di soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l'energia prodotta da fonti rinnovabili, sono finalmente all’ordine del giorno (si prevede che entro il 2025 le energy community italiane saranno circa 40mila e coinvolgeranno circa 1,2 milioni di famiglie, 200mila uffici e 10mila PMI). In Puglia per ora si contano sulle dita delle mani. A Bari c’è, ad esempio, l’iniziativa della «Comunità per l’efficienza energetica nelle aree del Consorzio Asi di Bari» (ne fanno parte il Consorzio ASI di Bari, Confindustria Bari BAT e 13 imprese che hanno deciso di collaborare per rendere più efficienti i loro processi energetici). Ma a Santeramo esiste qualcosa di unico (per ora) perché a essere coinvolti sono 20 nuclei familiari, 5 esercizi commerciali (un hotel, una cartolibreria, una pescheria, un panificio, una macelleria) e il Comune. Nel giugno scorso hanno firmato per la costituzione della Cer (Comunità energetica rinnovabile).
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