La provincia di Bari è nella top ten (al 10° posto) in quanto a consumi di energia elettrica da parte delle famiglie, mentre si piazza a metà della graduatoria (50esima piazza) per maggiore utilizzo di gas. Secondo l'ultima indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it, che ha anche confrontato la spesa dei nuclei fra regime di maggior tutela e di mercato libero, complessivamente i valori posizionano il Barese in 12ª posizione per spesa annua (luce e gas) con 4.365 euro in media per famiglia, considerando le tariffe stabilite dalla Arera nel tutelato, monte che scende di 312 euro nel mercato libero. Nel dettaglio, si consumano mediamente 3.303 kwh di energia elettrica per una spesa di 2.088 euro (tutelato) o 1.910 (libero), con una differenza dunque di 178 euro (-8,5%). Riguardo al gas, per l’uso di 771 metri cubi l'esborso annuo è di 2.277 euro (tutelato) o 2.143 euro (134 euro in meno nel libero: - 5,9%).
CONVENIENZA Il Decreto Aiuti quater ha prorogato la possibilità di restare nel mercato tutelato del gas fino al 2024 (il passaggio al libero era previsto dal 1° gennaio 2023; ora c’è un allineamento con la scadenza fissata per il mercato elettrico, dove la maggior tutela per gli utenti domestici terminerà il 10 gennaio 2024). Ma al momento puntare sul mercato libero conviene. Attualmente, nel tutelato si vende l’energia (trimestre ottobre-novembre-dicembre) a 0,501 euro al kWh, prezzo stabilito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (l’aggiornamento ci sarà per gennaio). Di contro, il prezzo all’ingrosso dell’energia (l’indicatore è il PUN, Prezzo Unico Nazionale), a cui sono agganciate le migliori offerte del mercato libero, è al di sotto di quota 0,3 euro al kWh e risulta in ulteriore discesa. Le differenze riguardano anche il gas naturale. Nel mese di ottobre il prezzo di riferimento del gas (in questo caso stabilito da poco mensilmente) è stato per il cliente tipo pari a 1,076 euro al metro cubo, tasse incluse, un costo considerevole anche se in diminuzione del 12,9% rispetto al trimestre precedente. Nel mercato libero il prezzo medio è stato di 0,89 euro al metro cubo.
RINCARI Ovviamente, siamo a livelli inimmaginabili fino a qualche mese fa. Basti dire che l’ultimo prezzo dell’energia fissato dall’Arera è il più alto di sempre, quasi otto volte quello di aprile 2021 e due volte e mezzo quello dello stesso periodo dell’anno scorso. Ne conseguono i rincari mostruosi per le famiglie. La spesa annuale stimata dall’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it per una famiglia media italiana (consumo annuo di 2.800-3.000 kWh di energia elettrica e 1.800-2.000 Smc di gas) è più che triplicata nel confronto tra il primo trimestre del 2021 e il terzo trimestre del 2022, sia per l’energia elettrica (da 616 a 1.963 euro) sia per il gas naturale (da 1.428 a 4.400 euro). Tutti devono fare i conti con l’aumento delle spese per le forniture energetiche. Nemmeno una coppia (consumo annuo compreso tra 1.800 kWh e 2.000 kWh per l’energia elettrica e 1.000 e 1.200 Smc per il gas) e un single (consumo annuo inferiore a 1.800 kWh per l’energia elettrica e a 1.000 Smc per il gas) riescono a ridurre significativamente la mazzata. Anche chi consuma poco, infatti, non è esente dall’aumento della spesa. Per due persone si è passato da 451 euro a 1.367 euro per l’elettricità e da 863 euro a 2.589 euro per il gas. Per un single, invece, si è registrato un incremento da 317 euro a 1.023 euro per l’elettricità e da 480 euro a 834 euro per il gas. Nel passaggio dal secondo al terzo trimestre del 2022, per un single c’è stato un leggero calo della spesa annuale stimata per il gas, attestasi, in ogni caso, su un importo quasi doppio rispetto ai dati del primo trimestre del 2021.