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Maria, in ginocchio per bollette e caro spesa nel Barese: «Sopravvivo grazie al reddito di cittadinanza»

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

Caro bollette, 440mila famiglie in crisi in Puglia

Il caro bollette travolge anche la Puglia

La 54enne di Adelfia ha in figlio 18enne appena diplomato. Tira avanti grazie alla Caritas

Martedì 01 Novembre 2022, 13:35

Adelfia La povertà è sempre più tra noi e accanto a noi. Il nostro vicino di casa, spesso, ha bisogno di aiuto. E allora ci si rivolge alla Caritas o ai servizi sociali del Comune. Sempre più persone hanno difficoltà a pagare la bolletta dell’energia elettrica e addirittura ad assicurarsi la spesa alimentare.

la storia E la vicenda di Maria (nome di fantasia) fotografa, purtroppo, molto bene la situazione. Ha 54 anni ed è stata vittima di violenza domestica, diverso tempo fa. Vive grazie al reddito di cittadinanza percepisce 800 euro al mese ma ha un figlio di 18 anni appena diplomato. Vorrebbe iscriversi all’università ma non avrebbe la forza di mantenerlo; il diritto allo studio per lui è un sogno perché non riuscirebbe a pagare le tasse universitarie. «Vivo in una casa in affitto, una stanzetta, un bagno e una camera da letto e pago 350 euro al mese. Restano 450 euro al mese per mangiare e pagare le bollette di energia elettrica ma non ce la faccio», racconta.

la minaccia «Ho bollette in arretrato da pagare, una di 170 euro, si riferisce al mese di agosto scorso e mi è stata recapitata lo scorso settembre. La seconda bolletta è di 140 euro ed è già scaduta il 15 ottobre», dice ancora, rivelando di aver ricevuto una telefonata dal gestore. «Mi ha comunicato che tra pochi giorni mi staccano l’energia elettrica. Resterò al buio, in pratica. Posso pagare una sola delle due bollette, se le pago entrambe non posso mangiare».

Al telefono ha cercato di prendere tempo con il gestore, ha spiegato la sua situazione difficile, dicendo che può pagarne solo una ma, sembra, senza aver ottenuto granché. «”Signora io la sto sollecitando poi veda lei come può fare” è stata la risposta - spiega la donna -. Della serie: non ce ne importa nulla, si arrangi. Non ho gas metano perché uso la bombola del gas per cucinare. In inverno non ho riscaldamento e certamente fa freddo ma pazienza. Non so cosa farò».

disperazione La signora a questo punto scoppia in un pianto dirotto. «Mi sto rivolgendo spesso ai servizi sociali del Comune. Nei mesi scorsi il Comune mi ha pagato una bolletta di energia elettrica che era già scaduta dai due mesi precedenti. Devo decidere: o mangio o pago l’affitto o pago la luce. Al supermercato è aumentato tutto». Una volta al mese la Caritas le passa la spesa alimentare ma dura non più di 10 giorni. «Avevo un’auto ma feci un incidente stradale e ho dovuto rottamarla. Non esco più, sto sempre a casa ormai da mesi. Ho una figlia che è andata in Germania per trovare lavoro ma ormai anche lì la situazione comincia a diventare difficile e il mese prossimo rientra». Ha lavorato come cameriera durante la stagione estiva ma adesso è senza occupazione. «Decantano la Germania ma la situazione è come in Italia, con 1.200-1.300 euro di stipendio e un affitto di 7-800 euro al mese. Lei lavora a Francoforte e se trova una casa fuori città deve comunque prendere i mezzi pubblici e costano».

comune Dal Comune, l’assessore ai servizi sociali, Biagio Cistulli: «Facciamo ciò che possiamo, anche grazie a fondi stanziati dal governo nazionale; queste situazioni ormai sono sempre più numerose, amplificate da pandemia e crisi energetica».

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