Francesco Losacco è finalmente tornato in Italia. Dopo un mese e mezzo di ricovero in un ospedale spagnolo, ieri pomeriggio è atterrato sulla pista dell’aeroporto di Bari un volo sanitario con a bordo il 52enne barese, che è ancora in gravi condizioni per le conseguenze di un ictus avuto il 16 agosto scorso a bordo di una nave da crociera Msc.
Al dramma di un uomo che sta lottando tra la vita e la morte, con danni probabilmente irreversibili, si aggiunge in queste ore la volontà della famiglia di andare fino in fondo e chiedere che vengano accertate le responsabilità.
Assistita dall’avvocato penalista Massimo Roberto Chiusolo e dai civilisti Nicola Acquaviva e Isabella Frappampina, la famiglia sta predisponendo due denunce, una penale e una citazione civile per danni, per lamentare il «gravissimo ritardo con cui» il 52enne «è stato sottoposto alle cure».
I coniugi, operaio edile lui e parrucchiera lei, erano in crociera dal giorno di Ferragosto, partiti da Civitavecchia. Il giorno dopo avevano fatto scalo a Palermo e dal capoluogo siciliano erano ripartiti in direzione Ibiza, dove sarebbero arrivati alle 11.40 del mattino successivo. Nella traversata, alle 22, nel mezzo del percorso in pieno mar Tirreno tra la Sicilia e le isole Baleari, Francesco Losacco ha avuto un ictus durante la cena. La famiglia lamenta che, nonostante fossero a circa 60 miglia dalla costa della Sardegna, non sia stato lanciato l’allarme di emergenza sanitaria dal medico di bordo. Il paziente, cioè, sarebbe stato tenuto in osservazione, assistito con flebo di glucosio e cardioaspirina, per 14 ore nella infermeria della nave. Solo una volta attraccati a Ibiza, nella tarda mattinata del 17 agosto, dalle nave sarebbe stato richiesto l’intervento delle autorità sanitarie di terra e di un’ambulanza. Quasi immediato, a quel punto, è stato il trasporto nell’ospedale più vicino, dove l’uomo è stato ricoverato fino a ieri mattina e sottoposto a due interventi chirurgici al cervello. Lì avrebbe anche contratto una infezione, che avrebbe ritardato l’esecuzione di una terza operazione, che probabilmente sarà eseguita a Bari dopo che il paziente sarà stabilizzato.
Ieri, quindi, Francesco Losacco è arrivato nel capoluogo pugliese e, a bordo di una ambulanza, è stato trasferito nel reparto di rianimazione dell’ospedale Di Venere. Nelle scorse settimane, i residenti del quartiere dove il 52enne vive, Carbonara, hanno lanciato anche una raccolta fondi per aiutarlo. Le sue condizioni, però, sono molto gravi ed è per questo che la famiglia annuncia battaglia. «Se avesse avuto l’assistenza sanitaria adeguata nelle prime sei ore - denunciano tramite i legali - , i danni con ogni probabilità sarebbero stati limitati».
Resta da capire a quale autorità giudiziaria dovrà essere presentata la denuncia, almeno quella penale, essendo il fatto avvenuto in acque internazionali, a bordo di una imbarcazione battente bandiera maltese, di una società con sede legale in Svizzera.