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«Il dress code non è reato», assolto l'ex giudice barese Bellomo

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Francesco Bellomo

Francesco Bellomo

Il gup di Bergamo: niente processo per tre dei quattro episodi di stalking alle studentesse

Martedì 27 Settembre 2022, 17:46

BARI - Non è reato il dress code imposto alle aspiranti magistrate. Lo ha stabilito il gup di Bergamo, Vito Di Vita, che al termine dell'udienza preliminare ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" l'ex giudice amministrativo barese Francesco Bellomo e l'ex pm Davide Nalin (oggi trasferito ad altro incarico), per tre dei quattro episodi di stalking e violenza privata nei confronti di altrettante ex allieve della scuola per aspiranti magistrati "Diritto e scienza". Per il quarto episodio il gup lombardo ha disposto il trasferimento degli atti a Massa Carrara, derubricando l'accusa in tentativo di violenza privata. Per Bellomo, che nel 2019 finì anche agli arresti domiciliari, si tratta della terza assoluzione dopo quelle di Piacenza e Milano: lo scorso anno il Tribunale di Bari si era dichiarato incompetente, trasmettendo gli atti a Bergamo dopo che la stessa Procura aveva mandato a Roma le carte sulle presunte calunnie ai danni dell'allora premier Giuseppe Conte, nel frattempo archiviate.

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