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Bitonto dichiara guerra alle bici elettriche truccate: già decine di sequestri

 
Loredana Schiraldi

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Loredana Schiraldi

Bitonto dichiara guerra alle bici elettriche truccate: già decine di sequestri

Centro storico off limits, ma i cittadini chiedono di estendere le zone interdette

Mercoledì 24 Agosto 2022, 10:08

È guerra alle bici elettriche truccate a Bitonto. A dichiararla sono stati ieri gli agenti della Polizia Locale, coadiuvati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, che, sull’intero territorio comunale, hanno controllato i mezzi in transito.

Decine le e-bike poste sotto fermo, e stipate in un carro attrezzi diretto verso Palazzo Gentile, per permettere che siano effettuati tutti gli accertamenti tecnici del caso. Nelle prossime ore, insomma, sarà verificata l’effettiva alterazione dei mezzi. Se dovessero risultare rispondenti alle caratteristiche previste dal Codice della Strada, saranno restituiti ai legittimi proprietari. Pene severe, invece, in caso contrario.

La normativa prevede, infatti, che i velocipedi possano avere una potenza nominale continua massima di 0,25 kW e raggiungere la velocità massima con motore in funzione di 25 chilometri orari. Oltre tale soglia, sarebbero considerati a tutti gli effetti ciclomotori e quindi tenuti a rispettare i relativi obblighi, che contemplano certificato di circolazione, targhino, assicurazione, patente, casco ed età minima di 14 anni. I conducenti, identificati dalle forze dell’ordine, rischierebbero dunque multe di diverse migliaia di euro per ognuna delle prescrizioni, oltre che il sequestro del mezzo.

I controlli congiunti, festeggiati dalla comunità che reclama da tempo più sicurezza, non sarebbero stati però accolti di buon grado dai possessori delle bici elettriche. Minacce e insulti sarebbero stati rivolti agli agenti in servizio e anche all’indirizzo del sindaco e dell’amministrazione comunale, «rei», a loro dire, di aver dato il la alla «caccia» alle e-bike.

L’impegno a stanare i trasgressori era stato infatti assunto dalle forze dell’ordine al termine del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, tenutosi a fine luglio e richiesto da Francesco Paolo Ricci, per portare all’attenzione di questore e prefetto la difficile situazione creatasi soprattutto nei luoghi della movida di Bitonto. Ragazzacci, in sella a velocipedi o scooter, seminavano il panico, sfrecciando tra passanti e avventori dei locali, in alcune occasioni anche colpendoli.

A fine giugno, nei pressi di piazza Cattedrale, un’e-bike travolse una donna e il suo cagnolino, quest’ultimo rimasto ucciso nell’investimento.

Un freno all’incresciosa situazione è stato posto anche dal Comune, che ha vietato la circolazione, in alcune zone del centro storico, di ciclomotori, motocicli, velocipedi anche elettrici e a pedalata assistita, monopattini elettrici o acceleratori di vario genere.

L’ordinanza, firmata il 26 luglio dalla comandante della Polizia Locale, Silvana Dimundo, è entrata in vigore solo due settimane fa, a seguito dell’installazione della segnaletica, ma non sempre viene rispettata. A maggior ragione, in assenza di presidi fissi delle forze dell’ordine, richiesti ancora con forza da residenti ed esercenti.

Tra le proposte della comunità, anche quella di allargare il raggio d’azione e imporre uno stop al transito di due ruote e monopattini elettrici anche nelle zone limitrofe, in particolare in pieno centro cittadino.

Innumerevoli le segnalazioni circa i pericoli scampati su corso Vittorio Emanuele, dove gruppi di ragazzini in e-bike, difficili da individuare data l’assenza di targa sul veicolo, imboccano quotidianamente la strada contromano o scorrazzano sui marciapiedi.

Nel weekend scorso, l’ennesima segnalazione di un uomo che sarebbe stato quasi investito e poi deriso. Protagonisti ancora baby incivili, che spesso si fanno beffe anche degli uomini in divisa.

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