BARI - È stato siglato questa mattina in Corte di Appello a Bari il contratto di locazione della seconda ex Torre Telecom al quartiere Poggiofranco che consentirà di raddoppiare gli spazi destinati agli uffici giudiziari penali, Procura, Tribunale, Corte di Assise, Tribunale di Sorveglianza e polizia giudiziaria, attualmente in parte allocati nella vicina torre sorella. Il contratto è dell’importo di circa 1,4 milioni di euro annui e con validità fino ad agosto 2027 (con possibilità di recesso anticipato al luglio 2026, considerando che il primo lotto del futuro Parco della Giustizia nelle ex caserme dismesse Milano e Capozzi è previsto entro giugno 2025). A sottoscriverlo il responsabile Real estate Tim spa, proprietaria dell’immobile, Nicola Ussia, il presidente del Tribunale Alfonso Pappalardo e il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.
«È una soluzione tampone ma importante, che dà 15 piani in più alla giustizia penale barese in attesa del Parco» dice il sottosegretario Sisto, che spiega: «i piani saranno consegnati man mano che i lavori saranno effettuati». «Bari - evidenzia Sisto - doveva a ha recuperato rispetto a quel brutto spettacolo della giustizia sotto le tende di una precarietà vergognosa». Anche per Franco Cassano, presidente della Corte di Appello di Bari, «è una soluzione provvisoria ma per noi fondamentale di fronte ai problemi quotidiani» dell’edilizia giudiziaria barese, "ma auspichiamo che si faccia al più presto il Parco della Giustizia. Bari ha bisogno definitive - ha aggiunto Cassano - , nel frattempo per noi è essenziale che il Ministero si sia fatto carico del problema e abbia saputo affrontarlo in maniera decisa».
«Accogliamo con favore questo importante risultato, che consentirà di avere a disposizione nuovi spazi per il lavoro dell’avvocatura e della magistratura». Lo dichiara la presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Serena Triggiani, commentando la firma del contratto di locazione della seconda torre Telecom che raddoppierà gli spazi destinati agli uffici giudiziari penali. «In particolare - dice la presidente - ringrazio il sottosegretario Francesco Paolo Sisto per l’impegno profuso finalizzato ad accelerare i tempi e per aver consentito, quindi, che la firma di questo contratto avvenisse nel minor tempo possibile. Auspichiamo comunque che si tratti di una soluzione ponte, che possa traghettare nel più breve tempo possibile verso la soluzione definitiva del Parco della Giustizia, un’opera che gli operatori della giustizia, avvocati, magistrati, amministrativi, e tutta la città di Bari aspettano da tempo. Speriamo che il cronoprogramma annunciato venga rispettato senza intoppi e lungaggini burocratiche e che la realizzazione del primo lotto dell’opera venga portata a termine entro la prima metà del 2025». Anche il presidente della Camera Penale, l’avvocato Guglielmo Starace, si dice «contento che sia arrivata la risposta alla promessa che ormai aleggiava da tempo senza concretezza, sempre però con l’auspicio che questo non significhi un’altra soluzione provvisoriamente definitiva e non si rallenti il progetto della sede unica».