Il fatto

Cade nel pozzo e muore durante la festa dei suoi 40 anni: il video circola sui social, sdegno a Molfetta

Matteo Diamante

Pantaloncini, camicia rosa e un telefonino in mano mentre parlava con qualcuno: questo si vede nei trentacinque secondi scarsi che precedono la caduta in quel pozzo maledetto

MOLFETTA - Fotogramma dopo fotogramma di una morte inaspettata ma filmata sino all’ultimo istante, ovvero sino al momento in cui si odono le urla dei partecipanti e successivamente cala il silenzio. Gli ultimi istanti di vita di Antonio Andriani, molfettese di 40 anni, sono contenuti in un filmato che nelle ultime ore ha fatto il giro delle chat di Whatsapp.

Si tratta dello stesso video acquisito dagli inquirenti, che indagano sulla morte del responsabile commerciale della sede trapanese della Biosalus, deceduto nella notte tra sabato e domenica scorsa mentre festeggiava il suo quarantesimo compleanno. Ad essergli fatale la caduta in un pozzo artesiano profondo oltre 25 metri ed un trauma cranico rimediato con tutta probabilità prima di finire in acqua.

Sono giorni di sconcerto quelli vissuti a Molfetta, città che Antonio Andriani ha lasciato da qualche anno per trasferirsi a Trapani per lavoro. Si è passati velocemente dallo shock per aver appreso la dinamica della morte del giovane appassionato di Renato Zero, allo sdegno per quel video passato attraverso le chat dei social network. Una vergogna dei nostri tempi, quelli dove tutto viene ritratto e filmato, ma ancor peggio tutto viene condiviso con sconosciuti. Anche la morte. Quella preceduta da attimi di gioia, di festa, di entusiasmo estremo per aver raggiunto una delle tappe più importanti della vita.

Quei 40 anni tanto attesi da Antonio Andriani, costretto a lottare negli anni passati anche con un cancro. Pantaloncini, camicia rosa e un telefonino in mano mentre parlava con qualcuno: questo si vede nei trentacinque secondi scarsi che precedono la caduta in quel pozzo maledetto, coperto da una strato di cemento, sgretolatosi sotto il peso del 40 enne di Molfetta.

Le indagini sulla sua morte vanno avanti. La Procura della Repubblica di Trapani ha iscritto nel registro degli atti indagati come mero «atto dovuto» il proprietario della villetta di Erice che per altro Antonio Andriani conosceva benissimo visto che viveva proprio li. Quella villetta, infatti, a differenza di quanto era emerso inizialmente, non era stata affittata per il suo compleanno ma era stata locata dal molfettese in qualità di domicilio. La stessa Procura non ha più ritenuto necessario predisporre l’autopsia sulla salma del manager della Biosalus in quanto le perizie medico legali si sono rivelate soddisfacenti per stabilire la causa della morte. La salma è stata riconsegnata ai familiari che provvederà al suo funerale, fissato per domani alle ore 17 presso la chiesa Sant’Achille di Molfetta.

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