In Puglia e Basilicata
OPERE PUBBLICHE E POLEMICHE
Via all’eliminazione degli approdi Proprietari delle barche sul piede di guerra
24 Giugno 2022
Marianna Laforgia
GIOVINAZZO - Due colpi di scena nella telenovela «il porto» in paese. Uno arriva da Molfetta, l’altro da palazzo di città. Il primo è l’ordinanza della capitaneria di porto firmata dal comandante Armando Piacentino sulla «rimozione dei pontili galleggianti», l’altra è la notizia delle dimissioni del dirigente dell’ufficio tecnico Antonio Gallucci preposto - tra le altre cose - proprio al procedimento relativo ai pontili. Ufficialmente lo ha fatto per «per motivi personali».
Le scaramucce
In questo periodo per i cittadini non c’è davvero modo di annoiarsi tra l’imminente ballottaggio dal clima sempre molto critico al limite dei dispettucci tra bimbi monelli con la lingua lunga e la vicenda del porto, appunto, con l’attesa di scoprire il finale per le imbarcazioni e i gozzi che ci dimorano. Non c’è da sorprendersi, ma i due «appuntamenti» sono legati tra loro dal momento che già la settimana scorsa le teste coronate della marina avevano stoppato ogni giudizio in attesa di conoscere la composizione della nuova amministrazione che governerà la città e adesso con la delibera si hanno le date dei lavori di rimozione dei pontili galleggianti (la sorpresa erano le tempistiche e non l’evento in sé ormai tristemente noto) che inizieranno lunedì prossimo fino al 13 luglio (o anche più).
Le scadenze
In questa data, quindi da lunedì, esattamente dopo l’elezione del nuovo sindaco, la zona di mare interessata sarà interdetta alla navigazione e sosta di qualsiasi unità navale. Quindi da allora le imbarcazioni dovranno attraccare in altra zona che non interessi i lavori in questione. Presumibilmente ci si sposterà in banchina fino alla decisione della possibile rimozione delle imbarcazioni per portarle a secco (in teoria) e sgombrare l’intera area.
gatte da pelare Questa è una delle gatte da pelare che toccherà al nuovo primo cittadino appena sarà fresco di fascia tricolore: mettere mano al piano regolatore generale i cui tempi di adozione non sono assolutamente brevi (sempre che ci si lavori fin da subito). Tant’è.
Le dimissioni
Adesso poi è scoppiato l’altro bubbone: quello del dirigente dell’ufficio tecnico dimessosi, ora ufficialmente in ferie. Di fatto la prossima amministrazione comunale, da chiunque venga guidata, partirà con un tassello in meno e non da poco. Telefono sempre occupato quello del dottor Gallucci, contattato per avere la sua versione dei fatti, ma evidentemente in questo momento preferisce rimanere in una bolla di tranquillità. Conti alla mano, in dieci anni di amministrazione Depalma, a Palazzo di Città si sono verificati numerosi avvicendamenti a livello dirigenziale, tra cinque i segretari generali, due dirigenti dell’ufficio tecnico e due i geometri.
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