La polemica

Bari, tutti contro le piste ciclabili: «Quelle light sono un pericolo da eliminare»

Ninni Perchiazzi

Dopo l’incidente tra auto e bici in corso Vittorio Emanuele

BARI - Eliminate le piste ciclabili “light”, sono pericolose e creano problemi alla viabilità. La proposta-appello-denuncia arriva dalla commissione consiliare Qualità dei servizi di Palazzo di città alla luce dell’incidente verificatosi l’altro giorno in corso corso Vittorio Emanuele, con un ciclista protagonista, suo malgrado, di uno scontro con un’automobile che ha invaso la pista ciclabile.

Il biker trentenne, caduto sull’asfalto e curato dal personale del «118», ha dovuto fare i conti con una ferita alla testa e una bella dose di spavento, ma l’episodio ha riportato in auge le polemiche sulla pericolosità delle piste ciclabili «light», realizzate in corso Vittorio Emanuele, sul lungomare Nazario Sauro, ma anche a San Cataldo.

Soluzioni promiscue Si tratta di percorsi ciclabili creati grazie ai principi della cosiddetta urbanistica «tattica», ricavando l’area dedicata a biciclette e monopattini semplicemente tracciando la segnaletica sul manto stradale. Così, la separazione dalla carreggiata percorsa dalle automobili è assolutamente virtuale, mentre in alcuni punti la pista è delimitata anche dai parcheggi.

Sicurezza Come detto, l’incidente ha causato una levata di scudi da parte di chi aveva già contestato le scelte di Palazzo di Città in materia, tanto che la vicenda è stata posta all’ordine del giorno in tempi record dalla commissione Qualità dei servizi. «Ho posto all’attenzione dei componenti della commissione l’eventualità di eliminare le piste ciclabili “light” disegnate in corso Vittorio Emanuele e a lungomare Nazario Sauro», dichiara il presidente Antonello Delle Fontane.
criticità «Le criticità oramai sono ben note e gli ultimi sinistri registrati proprio sulle piste ciclabili in questione, confermano i dubbi che molti consiglieri hanno avuto sin dai primi giorni in cui sono state delineati gli spazi», continua il consigliere pentastellato.

Convocazione La commissione ha deciso all’unanimità di ascoltare l’assessore Giuseppe Galasso al fine di discutere «la concreta possibilità di cancellare queste piste ciclabili e di studiare eventuali soluzioni più sicure e meno impattanti sulla viabilità cittadina soprattutto in nei punti strategici e centrali di Bari».

Il consigliere e vicepresidente del Consiglio comunale Fabio Romito (Lega) ha anche proposto di convocare contestualmente il comandante della polizia municipale, Michele Palumbo, «al fine di acquisire il punto di vista della Polizia locale sulla questione della sicurezza per ciclisti e pedoni». «Bisogna prendere atto che questa tipologia di piste ciclabili è pericolosa e dannosa per la viabilità generale. È necessario rivedere il concetto di mobilità sostenibile, tenendo presente che questa deve garantire la sicurezza di chi la utilizza e che non può impattare negativamente sul traffico cittadino», aggiunge il consigliere.
opposizioni In sintonia, Filippo Melchiorre, capogruppo FdI. «L'amministrazione comunale e il comandante della polizia municipale intervengano subito», dice. «Ci siamo opposti fin dal principio alla introduzione delle piste ciclabili “light", dopo aver verificato in prima persona la loro effettiva pericolosità. I recenti incidenti stradali, purtroppo, stanno dimostrando plasticamente quanto da noi asserito fin dal principio: le piste ciclabili light non possono trovare la loro collocazione in un contesto di viabilità e traffico come quello offerto dalla città di Bari. «La pista infatti non può essere inserita in continuità con la carreggiata con la sola delimitazione della segnaletica orizzontale», spiega.

Anche Antonio Ciaula, capogruppo FI è sulla stessa lunghezza d’onda. «Il voler procedere a tutti i costi con l'introduzione delle piste ciclabili “light”, ci porta a pensare che da parte dell'amministrazione comunale ci sia quasi una forma di accanimento terapeutico che, purtroppo, sta causando una grave crisi di rigetto da parte della gente - afferma -. Tale accanimento è testimoniato con ogni evidenza dalla realizzazione di una nuova ciclabile anche sul lungomare. È proprio il caso di insistere su un esperimento che ha già evidenziato una serie di negatività? L'amministrazione ci ripensi e provveda a correggere il tiro», conclude il consigliere.

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