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Bari, finisce ai domiciliari il presunto ladro d'auto seriale

 
Redazione online

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Attrezzi da scaSSO

Il 32enne era già stato sorpreso a Torre a mare con la compagna, il 27 marzo scorso, mentre cercava di rubare una vettura

Lunedì 04 Aprile 2022, 09:36

09:48

BARI - Un barese di 32 anni finisce ai domiciliari per furto e tentato furto d'auto. La misura cautelare, è stata eseguita, in virtù dei «gravi indizi di colpevolezza», dai carabinieri di Bari Picone su indicazione del gip che ha accolto la richiesta del pm.

D.S.N., con il concorso di un complice con funzione di vedetta, si sarebbe reso responsabile di 14 episodi di furto (tentati e consumati) di autovetture di grossa cilindrata nei quartieri baresi di Poggiofranco, Picone, Carbonara e in altri comuni della Provincia.

Secondo l'ipotesi accusatoria, l'uomo, dopo aver manomesso il sistema radar installato in corrispondenza del paraurti anteriore, procedeva a decriptare il sistema di allarme e, con una chiave clonata sul posto, sbloccava la chiusura della portiera avviando l’accensione del veicolo. Terminata l'operazione, il 32enne conduceva l'auto in un’area di parcheggio poco illuminata, seguito dall’autovettura che faceva da staffetta, condotta dal complice. Nel provvedimento vengono riconosciuti, in due episodi, gravi indizi di colpevolezza a carico della compagna, 30enne, del soggetto, non colpita da misure cautelari.

I due, nel pomeriggio del 27 marzo scorso erano stati arrestati in flagranza dai carabinieri a Bari “Torre a Mare”, perché sorpresi mentre tentavano di rubare due veicoli con le medesime modalità. In quella occasione vennero trovati con arnesi da scasso, telecomandi, diverse chiavi alterate, nonché la somma di circa 1.400 euro in contanti. In quell’occasione, il 32enne, dopo la convalida dell’arresto chiesto dalla Procura della Repubblica e disposto dal GIP del Tribunale di Bari, era stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la donna rimessa in libertà.

Nel corso dell’attività d’indagine i carabinieri, hanno recuperato cinque veicoli, restituiti ai legittimi proprietari, ricostruendo un danno complessivo stimato in circa 700.000 euro.

Durante l’esecuzione dell’odierno provvedimento, i carabinieri hanno rinvenuto presso l’abitazione dell’uomo strumentazione elettronica finalizzata ad eludere il sistema di protezione antifurto dei veicoli, oltre a chiavi di autovetture pronte alla clonazione.

Dopo le formalità di rito, il 32enne è stato è stato posto agli arresti domiciliari.

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