Sabato 06 Settembre 2025 | 15:54

Costa Ripagnola, pm di Bari chiede l'archiviazione sul progetto del «Trulli-resort»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Comitato Via: «Validi i permessi di Costa Ripagnola, ma potrebbe servire una variante»

«Abusi edilizi non ipotizzabili perché lavori non eseguiti»

Lunedì 14 Marzo 2022, 20:31

15 Marzo 2022, 17:17

BARI - La Procura di Bari ha chiesto l'archiviazione dell’indagine relativa al progetto di recupero dei trulli da destinare a resort della società Serim a Costa Ripagnola, nel Comune di Polignano a Mare, nel Barese. L’avviso è stato notificato a legali e referenti dei comitati ambientalisti che contro la realizzazione del resort e per la tutela dell’area del Parco hanno avviato da anni una battaglia e che valuteranno nei prossimi giorni - dopo aver letto il provvedimento - se fare opposizione.

Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore Roberto Rossi con l'aggiunto Alessio Coccioli e il sostituto Baldo Pisani, la Procura ipotizzava i reati di abuso d’ufficio e rifiuto o omissioni di atti di ufficio a carico di tre persone (l'ex soprintendente ai beni archeologici della Puglia, Luigi La Rocca; Giuseppe Tedeschi sempre della soprintendenza archeologica della Puglia; e Marilena Ingrassia Fonte dell’ufficio tecnico del Comune di Polignano) e di abusivismo edilizio a carico di un quarto indagato, l’imprenditore Modesto Scagliusi, titolare della società Serim. L’area era stata sottoposta a sequestro probatorio nell’ottobre 2019 per verificare la regolarità dell’iter autorizzativo ed è stata dissequestrata il 15 gennaio scorso.

A quanto si apprende, la richiesta di archiviazione si basa sulla constatazione che non è possibile ipotizzare la consumazione di reati collegati a interventi edilizi non ancora eseguiti.

L’autorizzazione rilasciata dalla Conferenza di servizi della Regione Puglia per la riqualificazione dei trulli di Costa Ripagnola, nel Comune di Polignano a Mare, «è vigente» e dalle consulenze tecniche disposte dalla Procura di Bari «non sono emersi riscontri alle ipotesi di reato, tenuto conto che alcun lavoro è iniziato». Con queste motivazioni il procuratore Roberto Rossi, l’aggiunto Alessio Coccioli e il sostituto Baldo Pisani hanno chiesto l'archiviazione dell’indagine relativa al progetto di recupero dei trulli da destinare a resort della società Serim. Nell’inchiesta la Procura ipotizzava i reati di abuso d’ufficio, omissioni di atti di ufficio e abusivismo edilizio a carico di quattro indagati.
Nella richiesta di archiviazione i pm evidenziano che l’iter amministrativo «si è concluso il 17 dicembre 2021 confermando l'efficacia del Provvedimento autorizzativo unico regionale rilasciato» nel 2019, salvo alcune opere già stralciate. «La pubblica amministrazione - scrivono i pm - ha quindi ribadito il proprio operato avverso il quale sussistono gli eventuali strumenti di tutela previsti in sede amministrativa». Dal punto di vista penale, però, «non appaio configurabili allo stato degli atti ipotesi di reato».

«L'integrità dell’ambiente e del paesaggio in cui sono incastonati gli splendidi trulletti, è il valore che ha ispirato e continuerà a ispirare l’attività e le iniziative dei comitati, senza pause né amnesie, in tutte le sedi competenti - commenta l'avvocato Ascanio Amenduni, legale dei comitati ambientalisti che contro la realizzazione del resort e per la tutela dell’area del Parco hanno avviato da anni una battaglia e che valuteranno nei prossimi giorni se fare opposizione - . Se l’impresa non dovesse riuscire, per lo meno noi non avremo né scrupoli né rimorsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)