BARI - «L'inaspettata decisione» dell’azienda produttrice di divani «Natuzzi, di non rispettare gli impegni sottoscritti quasi tre anni fa e di voler modificare il Piano industriale è grave e inaccettabile. È per questo motivo che abbiamo dichiarato insieme alle Rsu lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti del gruppo».
Lo dichiarano le segreterie nazionali e regionali di Basilicata e Puglia della Filca-Cisl, a proposito degli sviluppi della vertenza del gruppo di Santeramo in Colle (Bari). I sindacati sottolineano che Natuzzi ha fatto «dietrofront» rispetto all’accordo del 2018 con la «formula zero esuberi» e questo «mette a rischio i 550 lavoratori in cassa integrazione» e «mette in discussione gli investimenti annunciati a più riprese dall’azienda».
I sindacati annunciano che il «primo effetto della mobilitazione» è «la sospensione di tutti gli accordi di flessibilità applicati negli stabilimenti». «Inoltre - aggiungono - abbiamo diffidato l’azienda dal prendere decisioni unilaterali. Nei prossimi giorni verranno svolte le assemblee rispettando».
«Le difficoltà derivanti dalla pandemia - dichiarano i sindacati - non possono costituire l’alibi per colpire centinaia di lavoratori e la speranza di un rilancio economico del territorio murgiano. Riteniamo che tutti i nodi di questa lunga e complessa vertenza siano oramai venuti al pettine».
«Il Mise - concludono - convochi quanto prima la cabina di regia, e anche le Regioni Basilicata e Puglia, insieme a tutte le istituzioni interessate, si attivino per evitare una vera catastrofe sociale».