la «trovata»

Lezioni di approfondimento a distanza: studentessa 18enne si inventa così il «lavoro»

carlo stragapede

Ha affisso in alcuni negozi del suo paese una locandina nella quale si dichiara disponibile a dare approfondimenti di tedesco a studenti di scuola media e superiore

Inventarsi il lavoro annusando l’«aria» prima degli altri. Ai tempi del Covid, lo ha messo in pratica con intelligenza Maria, 18 anni appena compiuti, studentessa dell’ultimo anno del liceo linguistico di un centro di Terra di Bari.
Maria (non è il suo vero nome) ha affisso in alcuni negozi del suo paese una locandina nella quale si dichiara disponibile a dare ripetizioni di tedesco a studenti di scuola media e superiore. Lezioni private, sì, ma da remoto.

Proviamo a rintracciarla. Si racconta volentieri dall’altro capo del filo. «In realtà - racconta la intraprendente studentessa e cultrice della parlata teutonica - non ho ancora cominciato a dare ripetizioni in videoconferenza, ma ci sono alcune trattative in corso».

Proviamo a indagare sulle tariffe. «Per il tedesco, che obiettivamente è una lingua difficile da apprendere e anche da insegnare, sto chiedendo 10 euro l’ora, per l’inglese vanno bene 8 euro».

Ovviamente non ci nascondiamo dietro un dito: sono rimborsi esentasse, insomma in nero. Ma continuiamo a sentire qualche altro particolare sul doposcuola ai tempi della pandemia: «Le modalità di pagamento - Maria anticipa la nostra legittima curiosità - attraverso Pay Pal oppure carta di credito».

Insomma tariffe modiche, considerando che se si danno ripetizioni dalla propria abitazione, via computer o tablet, si risparmiano benzina e tempi di percorrenza casa-lavoro.

«Al momento - aggiunge Maria - sto dando ripetizioni, ma in presenza, a un ragazzo di terza media del mio paese. Abita vicino a casa mia, vado da lui a piedi e ovviamente rispetto tutte le precauzioni anti contagio, in concreto mascherina, distanziamento, gel igienizzante. Con questo allievo mi occupo di tutte le materie, insomma gli do una mano a trecentosessanta gradi».

La giornata della giovane studentessa è decisamente piena: «Al mattino frequento le lezioni del quinto anno dalla postazione del pc di casa. Ci tengo a prepararmi bene per la maturità linguistica». Una maturità ai tempi della seconda ondata della quale, al momento, nemmeno al Ministero della Pubblica Istruzione conoscono le modalità. «Inoltre devo svolgere i compiti miei, e per il resto riesco a ritagliarmi del tempo per dare le ripetizioni».

Si sofferma sulla Dad resa necessaria dalla necessità di contenere il contagio: «In base alla mia esperienza, con la didattica a distanza in generale gli studenti hanno maggiori difficoltà di apprendimento e di approfondimento».

Come spende i soldi delle lezioni private? «Li metto da parte - risponde la ragazza -, mi serviranno più in là per le spese universitarie. Non ho ancora deciso a quale facoltà mi iscriverò. Per ora penso a conseguire la licenza liceale. In ogni caso - confessa - il mio sogno è di studiare per un periodo all’estero, magari grazie al programma Erasmus. Questi risparmi potranno servirmi per mantenermi in un Paese straniero». Idee chiare, non c’è che dire.

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